Ecco che dopo anni di affitto pagato arriva una sorpresa inaspettata: attenzione a questa dicitura, la casa diventa tua!
La notizia lascia senza parole, eppure ci sono casi in cui dopo anni di affitto pagato regolarmente, la casa diventa finalmente tua. Non è magia, né tantomeno qualcosa di illegale, ma è quello che dice la legge. Nello specifico, la questione è disciplinata dal codice civile, ecco come gestire la situazione e avere il massimo dei benefici.

Di questi tempi riuscire ad avere una casa è davvero difficile, non mancano situazioni in cui infatti si vive d’affitto per tantissimi anni, perdendo soldi, speranze, e fiducia nel futuro. Avere un’abitazione di proprietà sta diventando un lusso, non una normalità. Complice un quadro economico nazionale che entra in conflitto con le esigenze della popolazione media.
Quindi, sempre meno persone riescono ad avere una casa di proprietà, com’è possibile allora ottenerne una soltanto pagando regolarmente l’affitto? Ecco cosa dice il Codice Civile.
Lo dice il Codice Civile, dopo anni d’affitto pagato, è tua
Si tratta di una situazione poco nota, ma non così rara da trovare. Anzi nella maggior parte dei casi non la si consolida, solo perché non la si conosce e non si sa come agire. Ecco come il Codice Civile disciplina la questione, soprattutto cosa è consigliato fare.

Chi è in un contratto d’affitto con riscatto, noto anche come “Rent To Buy”, può andare incontro a una soluzione innovativa se aspira a diventare il proprietario dell’immobile. Questa formula contrattuale, offre la possibilità all’inquilino di accumulare, mediante il pagamento del canone di locazione, una somma che verrà poi detratta dal prezzo finale di acquisto dell’immobile.
Alla fine del periodo di locazione, lo stesso inquilino ha l’opzione di poter esercitare il diritto di riscatto, versando una maxirata finale per diventare ufficialmente proprietario. Questo contratto ha vantaggi per ambe le parti. Per l’inquilino è la possibilità di pianificare con largo anticipo l’acquisto dell’immobile, permettendo di accumulare la somma necessaria nel tempo e di valutare se convenga o meno.
Mentre per il proprietario, si tratta di un flusso costante di affitti, il quale costituisce una sicurezza economica, anche davanti la possibilità in cui lo stesso acquisto non si ponga in essere.
Fiscalmente, è gestito come un comune contratto di locazione, ma la quota di canone per l’acquisto gode anche di esenzione fiscale. Non mancano agevolazioni comunque. Infine, sul fronte normativo, è un contratto regolamentato dal Codice Civile e richiede la forma scritta con l’intervento del notaio. L’accordo deve specificare gli elementi più importanti, inclusi i dati, la descrizione dell’immobile, il canone di locazione, e la durata del contratto con la modalità di esercizio del riscatto.





