SAN BENEDETTO, “Noi Componenti della Cabina di Regia Comunale Antiviolenza, siamo fermamente convinti che gli organizzatori di Sanremo, dovrebbero provvedere all’esclusione tassativa del Rapper Junior Cally”: è l’assessore Antonella Baiocchi, a spiegare i motivi.
“La TV di STATO nei confronti dei cittadini, ha un importantissimo ruolo educativo paragonabile a quello di un genitore nei confronti dei figli.
Gli adulti di riferimento (il genitore o/e qualsiasi altra persona significativa ammirata e considerata di valore dai minori) sono determinanti nel forgiare/influenzare/condizionare la mentalità: da ciò che essi dicono e soprattutto da come si comportano, dipende la qualità del pensiero, valori e disvalori, ciò che i figli considereranno bene o male in ogni contesto di vita.
La TV di STATO non è da meno: se dà spazio a persone che, come Junior Cally, sfogano la rabbia con contenuti di violenza e prevaricazione significa che SDOGANA LA VIOLENZA, che sta divulgando il disvalore che è ammissibile sfogare la rabbia in quel modo cavernicolo!
Non si tratta, quindi di fare la guerra ai Rapper, o al cantante, ma ai contenuti che divulgano: un Rapper può raccontare rabbia e angoscia attraverso contenuti sani e rispettosi.
La Tv di Stato e i Mass Media dovrebbero sanzionare certe aberrazioni, porre dei paletti a certi disvalori (dire No), così come dovrebbe fare un genitore autorevole!
Purtoppo oggigiorno quello che io chiamo “il male del secolo”, l’Analfabetismo Psicologico, cioè una estrema incompetenza del funzionamento della Psiche, impedisce l’autorevolezza a favore di una modalità dicotomica di gestione delle divergenze (permissività o autoritarismo) ed impedisce di comprendere le conseguenze che certe scellerate scelte hanno sulla formazione di una personalità equilibrata ed una identità forte dei figli, futuri adulti.
C’è chi, sull’onda dell’analfabetismo che ho appena denunciato, afferma che Proibire a Junio Cally di esibirsi sia controproducente, perché la proibizione amplifica il desiderio…. In questo contesto è una sciocchezza colossale!
Un genitore autorevole e coerente è obbligato a scegliere di NEGARE tutto ciò che contrasta con i valori che intende passare! Perché più delle belle parole, contano i fatti!
Se lo Stato condanna violenza, stupri e perversioni, non dovrebbe permettere a nessuno di inneggiarli, soprattutto in casa propria, in un contesto altamente influenzante come il Palco di Sanremo!





