Arriva una prima risposta al problema del rincaro dei prezzi di alcuni materiali per l’edilizia che sta interessando anche il cratere della ricostruzione post sisma 2016, dove in questo momento ci sono circa 5 mila cantieri aperti, molti dei quali stanno sperimentando difficoltà. In attesa di una revisione puntuale del prezzario sulla base del quale si calcola il contributo pubblico di ricostruzione, quest’ultimo viene aumentato del 6% per le unità residenziali e dell’11,1% per quelle produttive, un valore pari all’incremento dell’indice Istat dei prezzi per il settore delle costruzioni maturato dal 2017 a oggi. Anche i cittadini che hanno già ottenuto il decreto ed hanno avviato i lavori dopo il primo gennaio 2021 potranno accedere alla revisione del contributo con il pagamento dell’ultima rata dei lavori.
“Le misure adottate oggi per far fronte alla crescita dei prezzi sono il massimo che è possibile fare con il potere d’Ordinanza. Eventuali ulteriori misure su questo fronte possono essere introdotte in sede legislativa o con una revisione puntuale del prezzario, che è un’operazione laboriosa e lunga, tenendo conto che alcuni prezzi potrebbero anche riflettere una componente speculativa. L’aumento del contributo in base all’indice Istat, che è rilevante perché si applica a tutte le voci di spesa, comunque porta i prezzi della ricostruzione a valori più coerenti con quelli di mercato”, ha detto il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.
Sempre per venire incontro ai cittadini e ai tecnici, si prevede che l’impresa esecutrice degli interventi possa essere indicata fino a due mesi dopo la concessione del contributo. Si stabiliscono inoltre nuovi criteri, più certi, per il rimborso dei danni prodotti dal sisma ai beni strumentali delle imprese, come impianti e arredi. Viene poi sospeso, in attesa di un riordino normativo della materia, l’obbligo di contestuale demolizione delle strutture temporanee dove sono state delocalizzate le imprese nel momento del ripristino della struttura originaria. Si amplia, infine, la possibilità di usare i fondi Inail per la sicurezza sui luoghi di lavoro.





