Ascoli Piceno-Per non dimenticare nel giorno del suo ritrovamento, il femminicidio di Melania Rea, uccisa il 18 aprile del 2011 dal marito

Carmela Rea, detta Melania, uccisa il 18 aprile 2011, il cui corpo fu ritrovato il 20 aprile 2011.

Rea ,giovane donna e madre di una bambina che allora aveva solo 18 mesi. È stata uccisa in modo violento e senza pietà dal marito con una infinita serie di coltellate, 35 per l’esattezza, lasciandola agonizzante senza nessuno che potesse prestarle soccorso.

Il corpo della donna è stata ritrovata dietro un chiosco al Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella. Quei luoghi erano conosciuti molto bene dal marito, Salvatore Parolisi , all’epoca Caporal Maggiore dell’Esercito e prestava servizio nel 235° Regimento Piceno con specializzazione in topografia. Era proprio lui che studiava i percorsi dei boschi in cui portare i suoi allievi a svolgere le varie esercitazioni.

Salvatore Parolisi, a seguito dell’accaduto, non potrà più avere rapporti con la figlia. Ad emettere la decisione, nel 2017 fu il Tribunale di Napoli a dichiarare “decaduto dalla civile responsabilità genitoriale sulla figlia” ha infatti reso immediatamente esecutiva la sospensione di qualsiasi incontro, visita, e, o, rapporto telefonico, epistolare tra la bambina e il padre. È stata presa anche in considerazione dell’ “assoluta gravità dei comportamenti” e del fatto che “in assoluto disprezzo delle drammatiche conseguenze per la figlia, veniva dal Parolisi Salvatore uccisa la madre della minore con la bimba probabilmente in macchina, si spera addormentata”.

Vittoria è cresciuta grazie all’aiuto e all’amore dei nonni materni:nel 2021 ha ottenuto il via libera per chiamarsi non più Vittoria Parolisi ma Vittoria Rea. Ha rifiutato il cognome del padre e ha scelto quello della madre, Melania Rea.

Impostazioni privacy