“Ascoli esclusa dal miglioramento degli hub vaccinali, perché?”

“Come ridurre i disagi dei cittadini e degli operatori nei centri vaccinali delle Marche? Invece di aumentare il personale dedicatosi mettono restrizioni per chi deve ricevere la terza dosi, con il rischio che ci saranno persone che non faranno in tempo ad avere un green pass valido. Se da un lato è giusto inserire dei criteri affinché non ci sia afflusso indiscriminato ai punti vaccinali di popolazione, è inaccettabile che non venga messo ulteriore personale, anche attraverso l’ausilio di bandi straordinari per l’assunzione di figure professionali idonee.”

Queste le dichiarazioni del Capogruppo Pd di Ascoli, Francesco Ameli, e del segretario Angelo Procaccini.

“A due anni di distanza dalla pandemia il nuovo governo regionale non è ancora stato in grado di rispondere in maniera adeguata ad una esigenza che verosimilmente durerà ancora diversi mesi e sta gettando la sanità nel caos!

Ma la ciliegina sulla torta è arrivata ieri: nonostante i due assessori ascolani e nonostante i due consiglieri regionali di maggioranza, dopo le proteste del Partito Democratico Piceno, la Regione Marche con una delibera ha scelto giustamente di intervenire con dei finanziamenti per il punto vaccinale di San Benedetto, dimenticando però quello di Ascoli Piceno.

Un fatto gravissimo, che testimonia la poca conoscenza delle problematiche che i tanti cittadini affrontano e dell’inadeguatezza della struttura, tanto che anche il Sindaco Fioravanti aveva intenzione di individuare una sede alternativa alla Casa della Gioventù. Per quale motivo si è scelto di intervenire solo su San Benedetto e non su Ascoli Piceno?

Se c’è volontà di isolare politicamente Ascoli Piceno, noi siamo pronti a fare squadra con chi vuole difendere gli interessi della città capoluogo di Provincia. Chiediamo pertanto agli assessori Castelli e Latini, di intervenire immediatamente per modificare la delibera di giunta adottata nella giornata di ieri.”

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