GROTTAMMARE, Il bollettino demografico di Grottammare mostra al 31 dicembre 2019 un saldo positivo di 46 unità, rispetto alla stessa data del 2018, per un totale di 16.127 persone.
Sono i “nuovi” cittadini a mantenere positivo il movimento della popolazione grottammarese:
l’analisi del risultato, che è determinato dal saldo naturale (-68) e dal saldo migratorio (+114), mette in luce due fattori. Il primo ad emergere è che le morti superano le nascite, il saldo naturale, infatti, è -68; il secondo aspetto riguarda l’aumento in termini di nuove residenze.
Il numero delle famiglie è di 6744. Le convivenze di fatto (Legge 76/2016) sono 6, mentre le convivenze anagrafiche sono 19. L’età media della popolazione supera appena i 46 anni (46,40).
La lettura dei dati, inoltre, dimostra ancora la natura longeva della popolazione locale, qualità che uniforma la città al resto del centro Italia: i residenti con oltre 95 anni sono 16, con maggioranza femminile (11) e, infatti, proprio pochi giorni addietro è stata festeggiata una nuova centenaria, la signora Livia C., che è anche la prima dei tre centenari attesi nel 2020.
Gli ultracentenari sono 7 e anche qui con prevalenza di donne (5): la cittadina più anziana è nata nel 1916.
Per il 2021, i centenari in lista sono 6.
Grottammare si conferma, dunque, una città dal ben vivere e quindi da scegliere. A fronte di 484 cancellazioni di residenza, ce ne sono state 598 in ingresso, di cui 480 richieste da persone provenienti da altri Comuni italiani. In ingresso rimane positivo, rispetto al passato, anche il dato dall’estero, con 96 richieste di iscrizione e 34 di cancellazione.
Il bilancio della popolazione straniera ha determinato nel 2019 un aumento di 61 persone. I residenti con diversa cittadinanza passano, infatti, da 1052 persone nel 2018 a 1113 al 31 dicembre dell’anno scorso. Il saldo tiene conto non solo del fattore emigrazione, ma anche dell’acquisizione della cittadinanza italiana, ottenuta da 39 persone.
La Repubblica Popolare Cinese domina la classifica delle nazionalità più rappresentate, che sono:
tra i paesi UE, la Romania (143 persone, 26M e 117F) e la Polonia (48, 3M e 45F);
in ambito continentale, l’Albania (265 persone, 137M e 128F);
dall’Africa, emergono la Nigeria (51, 23M e 28F) e la Tunisia (46, 24M e 22F);
per il continente americano, la maggioranza spetta al Brasile (13 persone, 1M e 12F);
l’Asia, che prevale in ambito extracontinentale, è rappresentata dalla Cina (114 persone, 58M e 56F), dal Pakistan (41, 39M e 2F) e dall’India (33, 17M e 16F).