Acque cristalline e spiaggia da sogno: la famosa destinazione italiana è un disastro, il mare è inquinatissimo

Questa meta italiana è nota per le sue spiagge da sogno e il mare cristallino: in realtà è inquinatissimo, ecco di quale si tratta.

Conosciute come i Caraibi italiani, queste spiaggia sembrano paradisiache: con spiagge bianche e mare cristallino, ma in realtà nascondono un segreto oscuro. Ecco cosa si trova in questo mare e come mai le sue acque sono così inquinate.

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Questa meta italiana è nota per le sue spiagge da sogno e il mare cristallino – ascolicityrumors.it

Sono tantissimi gli italiani, ma anche i turisti, che scelgono queste spiagge per poter trascorrere qualche giorno al mare in vacanza. La sabbia bianca e il mare cristallino le rendono appetibili eppure anche se sembrano un paradiso tropicale non lo sono affatto. Queste spiagge sono ricche di rifiuti industriali chimici scaricati in mare: ecco dove si trovano.

Quali sono le spiagge italiane più inquinate: sembrano i Caraibi ma non lo sono

Bisogna prestare molta attenzione quando si sceglie la meta on cui trascorrere le vacanze estive. Ci sono infatti posti che possono sembrare paradisiaci, ma che non lo sono affatto. In Toscana ad esempio ci sono le Spiagge Bianche conosciute anche come Caraibi italiani.

Queste spiagge sono artificiali e sono inquinate: infatti vige il divieto di balneazione. Tra queste troviamo le Spiagge Bianche di Rosignano dove ogni fine settimana migliaia di persone si recano per godere del mare e del sole. La verità è però che il cuore bianco è frutto di prodotti chimici scaricati in mare.

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Il colore bianco delle Spiagge di Rosignano ha poco di naturale – ascolicityrumors.it

Ernest Solvay nel 1913 costruì uno stabilimento chimico per la produzione di carbonato di sodio proprio nei pressi della spiaggia. La zona diventò man mano sempre più importante e molti lavoratori si trasferirono lì, ma il carbonato. il calcare e il sale vengono rilasciati in mare e spesso sono ricchi di impurità e metalli pesanti. Pertanto le acque risultano cristalline, ma inquinate. Sono molti i casi in cui c’è la “bandiera nera” e addirittura il divieto di balneazione.

In Toscana ci sono diverse spiagge inquinate: oltre quella di Rosignano non è balneabile la zona di Orbetello e la spiaggia di Salivoli, vicino Piombino. Anche nel Lazio non sono balneabili molti siti come la spiaggia di Tarquinia in provincia di Viterbo, oltre a quelle di Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Pomezia e Ardea.

In Campania l’ARPAC ha invece segnalato inquinamento nelle spiagge di Capaccio, Eboli. A Genova non è possibile fare il bagno lungo le spiagge di Priaruggia, Boccadasse, Lungomare di Pegli e Levante Torrente Rexello. Messina ha ottenuto invece addirittura un’ordinanza sindacale in alcuni tratti di mare in cui è vietato fare il bagno per inquinamento chimico e biologico.

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