I ladri non finiscono mai di stupire, soprattutto per la loro bravura ad adattarsi ad ogni epoca: oggi a rischiare di più sono le batterie.
Il mestiere del rapinatore o dello scassinatore esiste da migliaia di anni e, nonostante l’arrivo delle moderne tecnologie, non si è mai estinto. Ma qual è stata la rapina più grande della storia? Secondo gli esperti è stata compiuta il 1° settembre del 1997 in un ufficio postale di Zurigo. Per la precisione, cinque rapinatori sono riusciti a prelevare tutte le cassette piene di soldi, che contenevano addirittura 53 milioni di franchi (19 milioni di euro), in soli 3 minuti.
Tuttavia, durante la fuga hanno commesso un errore: un sacchetto di plastica, contenente una foto del cortile dell’ufficio postale e una loro impronta digitale, è caduto sul pavimento, rivelando così la loro identità.
Le batterie amate dai ladri
Gli ultimi dati rivelano che in Italia stanno aumentando i furti di batterie, presenti nelle automobili ibride ed elettriche. Infatti, recentemente sono state arrestate due persone a Verona mentre si accingevano a derubare proprio una batteria. E non solo: i due ladri avevano persino un ottimo equipaggiamento: guanti, torce, pinze, tronchesi e molti altri attrezzi. Chiaramente, l’obiettivo era svitare i perni che sorreggevano la batteria e, successivamente, rivendere il bottino al mercato nero.
Tuttavia, un episodio simile si è verificato anche a Roma a dicembre 2022, quando alcuni rapinatori sono riusciti a prelevare ben tre batterie da tre auto ibride. Inoltre, la proprietaria di una delle tre automobili ha dichiarato di aver speso circa 10.000 euro, per riparare i danni e ricomprare una nuova batteria.
Ciò che sorprende di più dell’attuale epoca, è che i ladri non hanno più bisogno di rompere il vetro dell’auto per compiere il furto, come accadeva invece in passato.
Al contrario, oggi agiscono molto silenziosamente, tagliando la guarnizione del finestrino senza rompere nessun vetro e senza fare il minimo rumore. Dopodiché, tagliano tutti i cavi elettrici e smontano il sedile sotto il quale si trova la batteria. Altre segnalazioni del genere sono giunte anche dalla provincia di Torino, da Modena, da Latina, da Parma e anche da Milano e Napoli. Tutte le volte hanno agito allo stesso modo, utilizzando il medesimo sistema.
Tuttavia, secondo Federcarrozzieri nel 2023 c’è stato un aumento del 30% di riparazioni alle automobili, a causa di furti di batterie. Queste ultime hanno un costo elevatissimo, quindi questi ladri infliggono agli automobilisti un danno economico enorme. In più, si pensa che i rapinatori non solo possano vendere il bottino al mercato nero, ma a volte potrebbero smontare le batterie rubate per estrarre i minerali rari contenuti all’interno, con lo scopo di rivenderli.