Uno dei piatti più amati dagli italiani, si trova ora al centro della bufera: cerchiamo di capire cosa sta accadendo ultimamente.
Il riso italiano pare sia oggetto di discussione negli ultimi tempi. A lanciare l’allarme è Coldiretti, che allerta tutto il Paese sulle gravi conseguenze che rischia di portare questa situazione se dovesse protrarsi ancora nel tempo. Ma cosa sta accadendo di preciso al riso italiano?
La tradizione gastronomica italiana, da Nord a Sud, fa del riso una delle sue pietre angolari. Questa pietanza è fondamentale per ogni piatto italiano o risotto che si rispetti, con un impiego che attraversa diverse usanze, sapori e odori nei patti delle varie regioni italiane. Risotto alla milanese in Lombardia, risi e bisi in Veneto, Riso patate e cozze in Puglia e arancini in Sicilia. In qualunque regione italiana, questo cereale è altamente impiegato in ogni piatto che rispetti la tradizione.
Ora però, questo cereale sta andando incontro ad una serie di problematiche legate al settore primario. La Confederazione nazionale dei coltivatori diretti ha già lanciato l’allarme in merito alla produzione del riso. Dalla scarsa produzione all’aumento dei prezzi. Il cereale più consumato al mondo rischia di diventare un vero e proprio caso in Italia, e anche in tutta la Comunità Europea. Nel frattempo il torto più grosso temono di subirlo gli italiani, che potrebbero ritrovarsi in dispensa un riso che non rispetta le norme ambientali e sanitarie dietro la sua produzione.
Riso italiano in crisi, allarme Coldiretti: cosa si rischia
Cala drasticamente la produzione di riso in Italia e, di conseguenza, aumentano notevolmente i prezzi come mai prima d’ora. Qualora non dovesse esserci un miglioramento, si andrebbe incontro a problematiche che intaccherebbero il Made in Italy. Tutto ciò provocherebbe un enorme rischio per la salute degli italiani che consumeranno questo cereale.
La coltivazione di riso sta affrontando una crisi senza precedenti in Italia. E’ proprio questo l’allarme che lancia Coldiretti per il Bel Paese, le cui risaie si sono viste decimate da nubifragi, siccità e instabilità del meteo. Tutto ciò ha causato la perdita di migliaia di risaie, con circa 7500 campi che sono rimasti incolti. Gravi ripercussioni anche sul prezzo, che ha raggiunto il livello più alto dell’ultimo decennio, con aumenti del 10% circa.
La problematica che ne deriva da questa situazione, è la possibilità che il Made in Italy venga intaccato dalle importazioni estere. Nonostante l’Italia sia una delle principali nazioni produttrici di riso, i suoi abitanti potrebbero rischiare di ritrovarsi a tavola del riso proveniente dall’estero, ad esempio dall’India. Qui, ad esempio, i controlli di qualità, sanitari e ambientali sono molto meno rigidi rispetto agli standard definiti dalla Comunità Europea.
Come afferma il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, infatti, in questo caso urge intervenire. Prandini sostiene che qualsiasi paese importi in Europa ed in Italia, debba sottoporre i prodotti a controlli dal punto di vista di sicurezza ambientale ed alimentare secondo i criteri nazionali e comunitari.