L’ennesimo tentativo di raggiro ai danni di una persona di 65 anni residente ad Ancona è stato sventato appena in tempo dalla Polizia di Stato
Questa volta qualcosa è andata per il verso torto e i due truffatori, proprio quando credevano di averla fatta franca e di aver messo a segno, con la solita tecnica del parente in difficoltà, l’ennesima truffa ai danni di una persona anziana, sono stati invece colti in flagrante dalla Polizia. L’anziana aveva già consegnato oro e gioielli personali dal valore di circa tremila euro perchè convinta dal raggiro messo in atto che quello era l’unico modo per aiutare un figlio in apparente difficoltà.

Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno in forte crescita in Italia. Secondo i dati più recenti, infatti, nell’ultimo biennio i raggiri ai danni degli over 65 sono aumentati del 19,4% rispetto al periodo pre-Covid. Le regioni più colpite sono Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Abruzzo e Piemonte. Le tecniche più diffuse includono la truffa del finto avvocato, dei falsi funzionari di enti pubblici e il raggiro del “nipote in difficoltà”.
La truffa era già scattata
Sono purtroppo molto frequenti casi di truffa perpetrati ai danni di persone anziane. Il modus operandi, di norma, consiste nel fare una telefonata fingendo di essere delegato da un familiare, impossibilitato a chiamare di persona perchè trattenuto in caserma e che, per essere liberato, deve pagare una somma di danaro, infine l’arrivo di un sedicente carabiniere in borghese completa l’opera prelevando i soldi. Esattamente quello che è accaduto a un’anziana donna di 65 anni di Ancona, nelle Marche, che all’improvviso ha ricevuto una telefonata da parte di un finto maresciallo dei Carabinieri che le raccontava che sua figlia aveva causato un grave incidente stradale investendo un ciclista, rimasto in condizioni critiche e probabilmente avrebbe perso l’uso di una gamba.

Una maniera subdola per creare panico e disagio alla povera vittima che a quel punto si sente in dovere di andare in qualche modo in soccorso della figlia. Per permettere alla ragazza di tornare a casa, la donna avrebbe dovuto consegnare denaro contante e gioielli in oro come garanzia a un collega che sarebbe arrivato a breve. Averi che sarebbero stati restituiti a guarigione avvenuta.
Arrestati in flagrante
Impossibile a quel punto per l’anziana donna non cadere nella trappola emotiva che le era stata posta davanti con quella angosciante telefonata. Ecco perchè la 65enne non ha esitato a consegnare al complice del finto carabiniere telefonista un orologio, monili in oro e alta bigiotteria per un valore complessivo di circa 3mila euro, oltre a 250 euro in contanti. Nel frattempo però la squadra mobile aveva predisposto un servizio mirato contro le truffe agli anziani e ha intercettato un’auto posteggiata nei pressi del condominio della vittima.

Dall’auto è sceso un uomo che è entrato nel portone e ne è uscito dopo qualche minuto. Immediato è scattato il blitz delle forze dell’ordine. L’uomo, che era appena sceso dall’abitazione della 65enne, aveva addosso ancora la refurtiva consegnata dall’anziana donna, un orologio, monili in oro, alta bigiotteria e denaro contante, è stato fermato e arrestato insieme al complice che lo aspettava nell’auto, pronto a dileguarsi. I due truffatori sono stati chiusi nelle camere di sicurezza della questura di Ancona in attesa di giudizio.





