Un giovane giocatore dell’Ascoli è stato aggredito da alcuni tifosi della Sambenedettese. La condanna è arrivata anche dall’altro club marchigiano
Giocare per la squadra della propria città è sempre un qualcosa di bello per ogni ragazzino e alcuni decidono di sfoggiare il proprio orgoglio anche durante una giornata qualsiasi. Ma c’è anche chi uscendo dallo stadio oppure da una partita decide di non ritornare a casa e incontrarsi con amici per trascorrere un pomeriggio diverso. E mai dovrebbe accadere quanto successo ad un giovanissimo calciatore dell’Ascoli.

Una aggressione tremenda e senza alcun motivo. La condanna è stata unanime sia dall’Ascoli che dalla Sambenedettese. Per una volta i colori sono stati messi da parte e si è deciso di esprimere la propria vicinanza nei confronti di questi due giovani calciatori, che si sono visti davanti ad una cosa più grande di loro. Per il momento non è chiaro se sono stati individuati i responsabili.
Ascoli, aggrediti due giovani calciatori: la ricostruzione dell’accaduto
Un calciatore dell’Under 15 dell’Ascoli e suo fratello si trovavano a Porto d’Ascoli per salutare la madre davanti al negozio di quest’ultima. Ad un certo punto, però, un ragazzo ha chiesto ai due di consegnargli gli indumenti ufficiali visto che portavano i simboli del club bianconero. Al no la situazione è degenerata con il 15enne e il ragazzino più piccolo che sono stati colpiti al ginocchio e allo sterno.
L’aggressore ha provato a far perdere le sue tracce, ma i presenti sono riusciti a prendere la targa della macchina e denunciare l’accaduto ai carabinieri. Al momento non si è chiaro se il responsabile è stato individuato, ma, secondo i familiari dei giovani, non dovrebbero esserci particolari problemi a risalire alla sua identità. Il motivo del gesto sembra essere strettamente legato alla rivalità che c’è fra entrambe le tifoserie.

Ma si tratta di una aggressione che va oltre il tifo e sia l’Ascoli che la Sambenedettese hanno espresso la propria vicinanza ai due ragazzi e una dura condanna per un gesto che ancora oggi è assolutamente sbagliato. Il giovane , fortunatamente, sta bene e presto potrà rientrare in campo con l’obiettivo di dimenticare sin da subito quanto accaduto.





