La notizia dell’esonero di mister Roberto Stellone deciso dalla societa bianconera per risparmiare soldi dei contratti onerosi, ha fatto decisamente scalpore.
In tempi di Coronavirus e quarantena, licenziare un allenatore che costa troppo è sembrato un paradosso per una società di calcio che ha bilanci milionari, ma è pure vero che in serie A calciatori e tecnici rinunciano a parte.del loro stipendio anche in serie B qualche provvedimento andrà preso.
E cosi l’allenatore dell’Ascoli ha affidato tutto all’avvocato Paolo Rodella, legale di Stellone e dei collaboratori tecnici Giorgio Gorgone e Andrea Gennari, esonerati anche loro.
“È un vero e proprio licenziamento, almeno nella disciplina giuslavoristica ordinaria – ha dichiarato Rodella sul sito Gianlucadimarzio.com -. Non tutti gli istituti ordinari però si applicano al rapporto di lavoro sportivo. Che ha delle peculiarità, ad esempio quella per cui il Club non ha il potere di recedere unilateralmente il contratto. È un’iniziativa inammissibile, irrituale, inesistente. Una comunicazione di licenziamento che abbiamo già opposto, attraverso un’impugnativa già notificata.
La comunicazione è inesistente giuridicamente. Roberto non è mai stato di fatto esonerato. Quindi di fatto Stellone è ancora l’allenatore dell’Ascoli.
Mancato accordo fra le parti? E’ avvenuto per aspetti più formali che sostanziali. C’è stata una cattiva gestione mediatica da parte dell’Ascoli nelle ultime settimane. L’immagine di Stellone è stata calpestata e ci riserviamo di agire per il risarcimento del danno – ha spiegato ancora Rodella – Ogni licenziamento deve essere fatto su criteri oggettivi e non soggettivi.
Perchè proprio il suo contratto? Abbiamo fatto notare, inoltre, che il decreto Cura Italia riguarda anche l’impossibilità di licenziare in questo bimestre, il cosiddetto “bimestre bianco”.
Se anche fosse un licenziamento per giustificato motivo, non potrebbe avvenire in questo periodo”.