Il sindaco di Ascoli Guido Castelli, ha commentato l’apposizione delle sacche di sangue ai parcometri, definendo di “pessimo gusto” la trovata di CasaPound e dando un’altra lettura del problema che secondo lui sarebbe condizionato da leggende metropolitane. La risposta del movimento della tartaruga non si è fatta attendere
“Non una parola dal sindaco sull’indebitamento milionario del Comune – replica Ferretti, responsabile di CasaPound – scaturito dalla convenzione con la Saba, non una parola sull’avanzamento delle strisce blu che ormai toccano le periferie, non una parola sul mancato riacquisto dei parcheggi”.
“Gli unici a finire sotto attacco alla fine siamo stati noi di CasaPound – continua – mentre i dirigenti della Saba sono dei magnanimi imprenditori che concedono anche dei posti a disco orario nel centro cittadino, omettendo però che come bilanciamento la multinazionale ha chiesto le strisce blu a Porta Cappuccina e Campo Parignano.”
“Castelli dica chiaramente da che parte sta – conclude Ferretti – se dalla parte dei cittadini vessati da tariffe altissime, strisce blu estese alla periferia, indebitamento collettivo che condiziona politica e bilanci o dalla parte della Saba contro cui non ha mai dato mandato esecutivo per il riacquisto dei parcheggi, nonostante le promesse in campagna elettorale e le delibere votate da lui stesso anche nel 2012. Noi non ci vendiamo per 60 minuti di sosta gratuita.”