E’ stato un successo sicuramente prevedibile ma per molti anche insperato perché portare 10.000 persone a visitare i luoghi scelti dal Fai per queste due Giornate di Primavera non era per nulla scontato.

Diecimila visite registrate nei sei luoghi aperti ad Ascoli per questa edizione delle ‘Giornate Fai di primavera’ che si sono confermate tra gli appuntamenti più amati e in grado di richiamare turisti anche da fuori città. mano anche quest’anno uno degli appuntamenti in grado di richiamare più persone in città. Tanti i turisti abruzzesi, umbri, delle Marche del Nord, anche da Ancona e Jesi c’erano curiosi a visitare lo stadio ‘Del Duca’, e poi Olandesi, Tedeschi, Spagnoli e Svizzeri. Un successo incredibile.
Il luogo maggiormente visitato è stato il Palazzo Cinquecentesco della Famiglia Malaspina

in corso Mazzini e i locali del Ristorante ‘Le Scuderie’ con oltre 2.000 ingressi registrati solo nella giornata di domenica.
A seguire e anche qui con grande sorpresa si è posizionato lo stadio ‘Del Duca’ con 1.700 visitatori. Quando era stato annunciato questo luogo sicuramente poco ‘storico’ a livello di età visto che ha solo 50 anni, qualcuno aveva storto il naso e invece, come è successo in altre città italiane ‘Il Tempio del Calcio Bianconero’ è stato luogo di Pellegrinaggio forse anche grazie al clamoroso 7-0 subito dalla squadra a Lecce.

Molti tifosi infatti sono voluti entrare al Del Duca per fare pace con il calcio e con le emozioni che in questa pur malridotta struttura sportiva sono state vissute negli anni. Dalla prima promozione in serie A, alle salvezze rocambolesche con mister Carletto Mazzone con Massimo Silva, con Franco Colomba, e con quel sanguigno di Fabrizio Castori.
Non a caso anche la famiglia Rozzi con i figli dell’indimenticato Costantino, Anna Maria e Fabrizio, ne hanno approfittato per tornare a calcare quel prato dove si sono esibiti: Casagrande, Dirceu, Juary, Bierhoff, Giordano, Moro, Scanziani, Pasinato e Campanini, ma anche Maradona, Platini, Zico, Gullit e Van Basten.
Tantissime le famiglie, tanti anche i bambini che, si sono messi in coda e hanno aspettato il loro turno per entrare complice anche la bella giornata di sole. Affollata la sala stampa, ma anche gli spogliatoi e la Tribuna, luoghi che raramente sono stati aperti al pubblico nella sua interezza.
Bellissimo poi il gesto del Presidente Giuliano Tosti, arrivato allo stadio con la moglie, che ha voluto fare una donazione spontanea al Fai. Nella classifica dei monumenti più graditi dal Popolo del Fai si sono poi piazzati: Palazzo Odoardi e Palazzo San Filippo con 1.500 presenze. Un migliaio infine a Palazzo Alvitreti e alla Dimora privata in piazza Roma.
«L’affluenza registrata allo stadio – ha ammesso la Presidente Fai Marche e capo-delegazione di Ascoli, Alessandra Stipa – non mi ha sorpreso anche se è stata la cosa più emozionante che abbiamo vissuto in queste due giornate.
E’ stato sicuramente un modo per avvicinarsi a un mondo apparentemente lontano da quello culturale, ma che ha bisogno di questa contaminazione, perché è vero che lo stadio ha bisogno di lavori di ristrutturazione, ma quanti antichi Palazzi hanno la stessa necessità e pure loro trasmettono queste emozioni di un vissuto fatto di amore e passione.
Purtroppo abbiamo avuto dei problemi vicino alla Chiesa del Carmine dove l’apertura del Varco ZTL alle auto a causa della concomitanza dei lavori in corso Vittorio Emanuele, ha creato problemi di sicurezza alle tante persone che erano in fila davanti Palazzo Malaspina. Per il futuro è bene che l’amministrazione comunale, nelle vie in cui vengono aperti i beni, disponga la chiusura della strada al traffico veicolare.
Infine – ha concluso la Presidente Stipa – lasciatemi fare i complimenti agli studenti «apprendisti ciceroni» che hanno svolto un ottimo lavoro all’ingresso e come guide all’interno dei monumenti scelti. Sono stati perfetti»