Ascoli, Due imprenditori fermani di Confindustria sanzionati per azioni dannose o lesive dell’interesse, dell’immagine e del prestigio dell’ente

Acque agitate in Confindustria Centro Adriatico e a farne le spese sono stati due industriali fermani. Due nomi di peso, come Andrea Santori (già presidente di Confindustria Fermo) e Fabrizio Luciani, infatti, sono stati espulsi.

Il Consiglio Generale dell’associazione, ha deliberato la loro espulsione con la sanzione accessoria di incandidabilità e ineleggibilità per 24 mesi, a qualunque carica confindustriale. Una votazione che ha visto 25 favorevoli, tra i quali tre fermani e un fermano ma ascolano d’adozione, e 18 contrari, praticamente tutti fermani. La notizia, ha provocato una sorta di terremoto nel mondo confindustriale delle basse Marche.

Andrea Santori

Santori e Luciani sono ricollegabili alle dimissioni dell’ex vicepresidente Giampietro Melchiorri e alla conseguente nomina (che i fermani non avevano condiviso, né votato) del montegranarese Enrico Ciccola al suo posto.

«Nel secondo semestre 2020 inizia a manifestarsi la volontà di alcune persone di tentare di dare nuova rappresentanza alle imprese di Fermo in seno a Confindustria tramite dell’Uif», è stato scritto in una mail da cui Confindustria Centro Adriatico ha preso le distanze.

Dall’altra parte Confindustria ha risposto: “Il rispetto dello Statuto, del Codice Etico e della Carta dei Valori sono da sempre in Confindustria “conditio sine qua non” per far parte del Sistema.

Fabrizio Luciani
Purtroppo alcuni comportamenti, non in linea con quanto premesso, hanno turbato nelle ultime settimane la vita associativa di Confindustria Centro Adriatico Ascoli Piceno e Fermo. Si è reso necessario l’intervento del Collegio Speciale dei Probiviri dell’Associazione, che ha ravveduto gravi responsabilità nei confronti di alcuni imprenditori.
Il Presidente Simone Mariani, in accordo con il Consiglio Generale, auspicando che questo possa servire da monito e per riportare serenità, ha ridotto la richiesta del Collegio proponendo la sanzione dell’espulsione solo per le aziende collegate al Sig. Andrea Santori e al Sig. Fabrizio Luciani. Agli stessi è stata comminata la ulteriore sanzione di incandidabilità nel Sistema Confindustria per 24 mesi.
In tempi brevissimi sarà convocato il consiglio di presidenza per avviare ogni azione tesa a riportare serenità all’interno della compagine associativa e rafforzare relazioni e rapporti interni.

Santori e Luciani hanno posto in essere azioni dannose o lesive dell’interesse, dell’immagine e del prestigio di Confindustria C.A., hanno violato il Codice Etico Confederale».

Simone Mariani

Al momento, i due imprenditori fermani non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, mentre il Presidente Simone Mariani si è limitato a confermare l’espulsione «avvenuta dopo un articolato percorso e una nota del Collegio dei Probiviri di Confindustria C.A. Con amarezza e dispiacere siamo arrivati a questo epilogo. Nelle settimane e mesi precedenti c’è stato il tempo per evitarlo; ho cercato in alcune occasioni di ricomporre la situazione, ma una serie di fatti che si sono verificati, l’hanno reso inevitabile».

In ogni caso il Presidente Mariani ha ridotto la richiesta del Collegio Speciale dei Probiviri dell’Associazione, proponendo la sanzione dell’espulsione solo per le aziende collegate ad Andrea Santori (Santori Pellami, di Monte Urano) e Fabrizio Luciani (Centro Ufficio di Montegranaro). Agli stessi è stata comminata, l’ulteriore sanzione di incandidabilità nel sistema Confindustria per 24 mesi».

Andrea Santori (ex presidente Confindustria Fermo) e Fabrizio Luciani (ora ex presidente della Piccola Industria di Confindustria Centro Adriatico), sembra però che non siano i soli ad avere mancato nel «rispetto dello Statuto, del Codice Etico e della Carta dei Valori che sono da sempre, in Confindustria. e del caso se ne parlerà ancora.

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