E’ perfettamente riuscito l’intervento chirurgico completamente automatizzato che ha permesso di impiantare una protesi d’anca in un anziano di 78 anni
Ora l’ortopedia di Ascoli Piceno è davvero nel futuro. E’ stato eseguito il primo intervento di chirurgia robotica protesica dell’anca, nell’Azienda sanitaria di Ascoli Piceno, con il nuovo “Mako’”, un robot completamente autonomo entrato in funzione dopo alcuni mesi di sperimentazione. A eseguirlo, nei giorni scorsi, l’équipe dell’unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale ‘Mazzoni’ diretta da Concetto Battiato che ha impiantato una protesi all’anca a un uomo di 78 anni.

Nome in codice “Stryker Mako”. Così si chiama il robot che è stato donato all’ospedale cittadino dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Si tratta di un’ innovazione tecnologica cruciale per l’impianto di protesi, che permette maggiore precisione e minori conseguenze post-operatorie per il paziente. Per il nosocomio della città delle cento torri si tratta comunque di un’ innovazione importante a disposizione delle equipe mediche che aumenterà la qualità delle cure applicate nei vari casi.
Un salto nel futuro della robotica applicata
Sfrutta immagini Tac per creare un modello in 3D dell’arto da operare, permettendo così al chirurgo di pianificare l’intervento nei minimi dettagli. Durante l’operazione, un braccio robotico guida il medico nel rispetto preciso del piano stabilito, con vantaggi in termini di accuratezza, minore invasività, riduzione del dolore post-operatorio e tempi di recupero più rapidi. Benvenuti nel futuro della robotica applicata alla medicina, benvenuti ad Ascoli Piceno.

Il sistema Mako è una piattaforma ad alta tecnologia utilizzata per la chirurgia protesica del ginocchio e dell’anca, l’avveniristico macchinario era stato donato nel luglio scorso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno all’Azienda sanitaria territoriale con un investimento di 1.159.000 euro. E, dopo alcuni mesi di sperimentazione, nei giorni scorsi è entrato ufficialmente in azione, impiantando la prima protesi a un’ anca.
La prima protesi automatizzata
E’ stato un uomo di quasi 80 anni, che necessitava di protesi per artrosi su displasia congenita, a ricevere la protesi all’anca, dopo un’operazione perfettamente riuscita ed eseguita dall’equipe del reparto di ortopedia diretto dal professore Concetto Battiato, coadiuvata dal braccio meccanico del robot Mako. Un vero e proprio passo nel futuro che ha visto in primo piano il presidio ospedaliero Mazzoni di Ascoli Piceno grazie a questo formidabile macchinario all’avanguardia che consentirà in futuro di eseguire con estrema precisione interventi di protesi totali e parziali del ginocchio e dell’anca.

“L’Ast di Ascoli ha raccolto la sfida del futuro, ovvero la chirurgia robotica che sta rivoluzionando, insieme allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il mondo della sanità. Dopo la donazione della Fondazione Carisap e la necessaria formazione specifica, abbiamo eseguito il primo intervento” ha sottolineato visibilmente emozionato il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Ascoli, Antonello Maraldo, per la perfetta riuscita di quello che è stato il primo caso di protesi d’anca impiantata con robot in una struttura sanitaria pubblica delle Marche.





