Da Ascoli Piceno arriva la notizia della scarcerazione dell’ex moglie di Maurizio Borgioni e del fratello di lei, accusati della rapina all’imprenditore.
Solo un mese fa il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Ascoli Piceno, Annalisa Giusti, aveva rigettato la domanda di scarcerazione dei due accusati della rapina effettuata ai danni dell’imprenditore Maurizio Borgioni. Ora il colpo di scena, i due sono fuori dal carcere.
L’ultima ora da Ascoli Piceno è proprio questa, Roberta e Daniele De Berardinis, fratello e sorella accusati di rapina pluriaggravata ai danni dell’imprenditore ascolano Maurizio Borgioni potranno lasciare rispettivamente il carcere di Teramo e la casa circondariale di Marino del Tronto.
Lo scorso 3 ottobre il giudice Giusti aveva respinto la richiesta di scarcerazione presentata da Roberta e Daniele De Berardinis al termine di un interrogatorio al quale si erano sottoposti volontariamente. Ma una novità ha portato alla decisione di scarcerazione a distanza di un mese.
La novità è essenziale, in pratica gli avvocati dei due accusati, e cioè Stefano Chiodini e Leonardo Grossi, hanno presentato alla Procura una nuova richiesta di scarcerazione chiedendo allo stesso tempo di poter patteggiare la pena. Di conseguenza, patteggiando la pena a circa tre anni di reclusione il giudice Giusti ha dunque dato il parere favorevole ed ha infine accolto la richiesta di arresti domiciliari.
Ricordiamo che i fatti sono accaduti lo scorso 27 aprile e dal 4 agosto Roberta De Berardinis, la moglie dell’imprenditore ascolano, e suo fratello Daniele De Berardinis, erano reclusi in carcere, lei a Teramo e lui ad Ascoli Piceno.
All’indomani della notizia diffusa dalla procura sui possibili mandanti ed organizzatorie della finta rapina ai suoi danni, Borgioni aveva commentato i fatti dicendo di essere sotto scioccato.
In definitiva sono stati quindi scarcerati e posti agli arresti domiciliari sia Roberta chee Daniele De Berardinis, fratello e sorella accusati di rapina pluriaggravata ai danni dell’imprenditore ascolano Maurizio Borgioni, che aprì la porta a finti agenti della Guardia di Finanza che poi entrarono in casa e si fecero aprire la cassaforte prelevando oltre 10mila euro in contanti e un Rolex.
Esecutori della rapina Ivan Mele, già detenuto nel carcere di Taranto per altra causa, ed un’altra persona non ancora individuata. Indagato a piede libero un dipendente della Borgioni Imballaggi che nel frattempo è stato licenziato. Avrebbe fornito delle schede telefoniche.
Ora si resta in attesa che il Giudice per le Indagini Preliminari Giusti fissi la data dell’udienza da celebrare in seguito della richiesta di patteggiamento dei due accusati della rapina ai danni di Borgioni.