La notizia che riempie di orgoglio: Ascoli va sulla Luna con un nostro ricercatore ha inventato un componente spaziale. Tutte le informazioni.
La ricerca nel campo spaziale ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni e, mentre si lavora per riportare l’uomo sulla Luna, c’è anche lo zampino o meglio il genio di un ascolano in questa attività di ricerca. Un ricercatore che porterà un po’ di Ascoli anche sulla Luna.
Il ricercatore si chiama Rudi Lauretani, lavora all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati e insieme ai suoi colleghi ha realizzato un sofisticato dispositivo che a breve sarà collocato proprio sulla Luna.
Si tratta di un risultato straordinario per la ricerca scientifica che apre nuove prospettive nell’esplorazione e soprattutto nella navigazione dello spazio. Oltre che, naturalmente, motivo di orgoglio e soddisfazione per gli ascolani, per essere in qualche modo legati a questa invenzione.
Ascoli va sulla Luna con il ricercatore che ha inventato un componente per lo spazio
Il dispositivo a cui ha lavorato il ricercatore ascolano Rudi Lauretani, e che sarà inviato nello spazio per essere installato sulla Luna, si chiama MPAC2 e consiste in un sofisticato sistema di rilevazione. Il dispositivo MPAC2 sarà in grado di dare in tempo reale la posizione precisa a chiunque e a qualsiasi cosa si trovi nello spazio, attraverso un segnale laser. Uno strumento forse difficile da capire fino in fondo ma che sarà cruciale per i viaggi spaziali. A realizzarlo è stato un team di ricercatori e progettisti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati per conto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che lo ha finanziato. L’orgoglio, dunque, è doppio sia italiano si ascolano, per la partecipazione di Lauretani al progetto.
Il dispositivo MPAC2 è un oggetto che pesa circa due chili e mezzo che sarà spedito sulla Luna con una prossima missione in partenza dagli Stati Uniti e gestita dalla Nasa, dal comando di Houston. La data di lancio è prevista per il prossimo mese di febbraio. Non si conosce ancora il giorno preciso, anche perché di solito queste scadenze vengono fissate pochi giorni prima, in base alle condizioni meteorologiche adatte a un lancio spaziale.
Il progetto è stato seguito e finanziato con diversi milioni di euro dalla sede di Noordwijk, nei Paesi Bassi, dell’ESA. Laurteani ha spiegato al Resto del Carlino la complessità delle attività di studio e ricerca nella realizzazione del dispositivo MPAC2, così come di quelle di trasporto. L’oggetto spaziale è in grado di resistere alle temperature più estreme dai -50 gradi ai +160 gradi.
Laurtani ha detto di essere orgoglioso di aver partecipato al progetto e che con il suo lavoro anche “Ascoli sarà sulla Luna”. Il ricercatore ascolano assisterà al lancio con i colleghi.