Una vicenda controversa e piena di insidie e dubbi, ma in aula c’è tensione tra avvocati e anche col giudice che ha fermato tutto
Una vicenda controversa che ha fatto parecchio discutere anzi, non ha mai smesso di far discutere in città e all’interno dell’aula giudiziaria, dove è cominciato il processo da qualche mese e la tensione ogni volta si taglia col coltello.
Tutto comincia nel 2021 quando un famoso legale del posto Marco Battellini denuncia sul proprio profilo Facebook che qualcuno gli avrebbe ucciso i suoi tre anni, tre setter irlandesi bellissimi e innocui. Da quel momento sono scattate le indagini e le autopsie sui tre cani e quello che è venuto fuori non è proprio una cosa edificante perché i cani sono morti a causa del veleno per topi che loro stessi hanno ingerito.
Il problema è che il legale, abbastanza noto perché è un avvocato e poi è un personaggio molto attivo sui social e nella vita pubblica tanto da postare spesso foto con personaggi politici famosi, diventa uno dei principali, se non proprio il principale indiziato per la morte dei cani con tanto di denuncia a suo carico presentata alle forze dell’ordine.
Da qui il processo che è partito a giugno, con lo stesso Battellini che si è difeso e lo sta facendo con tutte le sue forze per far capire che non avrebbe mai voluto uccidere i suoi cani e mai l’ha fatto. Il problema è che risulta, perfino da video, che è stato lui stesso ad acquistare il veleno per topi in un ferramenta. Il suo avvocato, in più di una circostanza, ha fatto capire pubblicamente e in aula che il suo assistito non c’entra nulla con quanto è avvenuto.
Durante il processo che sta andando avanti da giugno, qualche giorno fa c’è stata una nuova seduta ed è successo qualcosa di antipatico, ovvero un duro botta e risposta tra il legale di Battellini e la giudice Alessandra Alessandroni. “Credo che lei giudice non abbia sentito la risposta alla domanda del teste se il teste può ripetere…”, aveva detto l’avvocato, ma la giudice aveva risposto di aver sentito ogni cosa. Non contento, il legale ha insistito più di una volta invitando la giudice ad ascoltare ed è a questo punto che seccata ha risposto: “Guardi la smetta o l’accuso di oltraggio“.
L’avvocato non ha mollato e ha ripreso, a quel punto il giudice ha interrotto l’intero procedimento inviando la trasmissione degli atti in Procura per oltraggio da parte dell’avvocato Giovanni Bora del foro di Macerata. Una cosa un po’ strana, ma così è andata.
I fatti. I poveri tre cani erano stati trovati morti il 6 febbraio del 2021, sul vialetto del giardino di casa di Battellini. Per la Procura di Ancona è stato il proprietario ad ucciderli, dandogli da mangiare il veleno per topi da lui acquistato e mescolandolo col cibo.
Lui, Battellini, si difende dicendo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere con l’avvocato che sottolinea “ma come denuncia su Facebook quando poteva sotterrarli in giardino, ma per favore”. Nel processo contro Battellini, si sono dichiarati parte civile la Lav, lega antivivisezione.