“Salvini ha ragione ma va attaccato”. Dopo le prime intercettazioni, finite nel caso Palamara, La Verità ne pubblica di nuove, e il leader della Lega rilancia e accusa Giovanni Legnini “di tramare e far intervenire il CSM contro di lui”.
Fanno coro i parlamentari leghisti Riccardo Marchetti commissario Lega Marche, Virginio Caparvi segretario Lega Umbria, Francesco Zicchieri segretario Lega Lazio e Luigi D’Eramo segretario Lega Abruzzo con una nota in cui si chiede “che Legnini lasci immediatamente il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione, e di restare lontano dalle loro Regioni”.
Agli atti dell’indagine sono finite alcune chat tra Palamara e Legnini, già vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Legnini chiarisce “si trattò di un intervento doveroso che rientra nelle competenze del CSM, svolto esclusivamente a tutela dell’indipendenza della Magistratura dagli altri poteri dello Stato e che rifarei esattamente negli stessi termini”.
Salvini definisce le parole di Legnini un arrampicarsi sugli specchi e fa appello al Capo dello Stato “sono sicuro non resterà indifferente, la situazione è intollerabile, ne va dell’intera Magistratura e del bene del Paese”.