Una donna di 50 anni è stata trovata morta all’interno della abitazione familiare a Monte Roberto, in provincia di Ancona, la Polizia è sulle tracce dell’ex marito
Questa mattina una donna è stata trovata morta all’interno della abitazione dove viveva nella frazione di Pianello, nel comune di Monte Roberto, nell’Anconetano. Attorno alle 10.30 una donna di origine macedone è stata trovata morta in casa a Pianello Vallesina. Sarebbe stata uccisa di botte. Sul corpo i segni di presunte percosse che con tutta probabilità ne hanno provocato il decesso. Le forze dell’ordine sono alla ricerca del marito della donna, operaio in una azienda del posto con il quale, dopo un periodo di separazione, erano tornati a vivere insieme.
Una strage silenziosa. In Italia ogni 3,8 giorni viene commesso un femminicidio, e nei primi 8 mesi del 2025 si contano già oltre 60 vittime. E’ chiaro dunque che la lotta al femminicidio non può essere affrontata come emergenza episodica, ma come questione strutturale che chiama in causa l’intera società.
Una strage che non sembra davvero arrestarsi e che, come un bollettino di guerra, registra giorno dopo giorno una vittima in più. Una donna di 50 anni è stata rinvenuta senza vita in un’abitazione di Pianello Vallesina, nel territorio di Monte Roberto, in provincia di Ancona nelle Marche. Dai primi accertamenti delle forze dell’ordine emerge che a causarne la morte potrebbe essere stato il marito, al momento introvabile e assente oggi anche dal posto di lavoro dove lavorava come operaio.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima di origine macedone, negli ultimi mesi aveva più volte denunciato comportamenti violenti del coniuge anche lui 50enne, con il quale aveva ripreso a vivere dopo una precedente separazione. Ad allertare i carabinieri è stato il datore di lavoro di lei che, non vedendola arrivare, ha chiamato il 118. I carabinieri una volta entrati nell’0abvitazionen della donna, hanno trovato la donna esanime a letto con evidenti segni di percosse.
Ora i militari sono alla ricerca del marito che risulta irreperibile da questa mattina. L’uomo ha dei precedenti penali dato che era già finito in arresto nell’aprile scorso per un episodio che oggi fa impressione ricordare. In quell’occasione infatti aveva sfondato la porta della camera da letto brandendo un’ascia, costringendo così la donna a fuggire di casa e ripararsi dai vicini. Successivamente, l’uomo aveva patteggiato una pena e la coppia aveva ripreso la convivenza, nonostante lei avesse riferito di subire violenze fisiche da due anni arrivando persino a minacciarla proprio di ucciderla.
Dopo quell’episodio così violento il cinquantenne era stato messo agli arresti domiciliari, con la donna che aveva trovato un’altra sistemazione, ma viste le ripetute violazioni il gip aveva deciso l’aggravamento del provvedimento e la custodia in carcere. Poi dopo il patteggiamento il nuovo tentativo, rivelatosi oggi fatale, di ricucire il rapporto, tornando a vivere insieme.