Le Marche potrebbero salvarsi dalla siccità grazie alle piogge delle ultime settimane. C’è fiducia tra gli esperti. Le ultime notizie.
Lo chiamano “clima pazzo” ma si tratta di fenomeni che i climatologi avevano anticipato da anni. I passaggi dalle ondate intense di calore e dalla siccità prolungata alle piogge e ai fenomeni atmosferici violenti, purtroppo anche con conseguenze devastanti.

Una situazione che è davanti agli occhi di tutti e che richiede la consapevolezza e l’impegno di tutti, a cominciare dai governi ma anche da parte dei cittadini. Ognuno di noi è chiamato a dare il suo contributo nella prevenzione e nel contrasto dei cambiamenti climatici, così come nell’adattarsi a un contesto ambientale radicalmente mutato.
Nel frattempo, però, non tutto va sempre male e anche quelle condizioni climatiche che in un primo tempo sembravano sfavorevoli, possono volgere al meglio e rimediare a una situazione critica e di allarme. Si tratta del problema della siccità nelle Marche.
Crisi idrica per la siccità, le Marche aiutate dal clima delle ultime settimane
Nonostante le piogge abbastanza diffuse sulle Marche lo scorso autunno e inverno, la quantità di acqua caduta non è stata sufficiente a riempire tutti gli invasi della regione, ponendo il problema della crisi idrica per la provincia di Ascoli Piceno, già dallo scorso febbraio. La situazione era molto preoccupante, perché avvicinandosi la fine dell’inverno e non sapendo cosa aspettarsi dalla primavera, gli esperti mettevano in guardia contro una grave carenza di acqua per l’estate.
Invece, l’allarme sembra rientrato, almeno in parte. Grazie alle piogge delle ultime settimane e alle nevicate sui Monti Sibillini nel mese di aprile – con escursionisti bloccati sul Monte Vettore – le riserve idriche e gli invasi marchigiani sono stati riempiti di acqua. Gli esperti tirano un sospiro di sollievo e guardano all’estate con meno timori e con fiducia.

Le Marche dispongono di cinque invasi per la raccolta dell’acqua, gestiti dal Consorzio di bonifica, e i responsabili del Consorzio comunicano che sono tutti pieni. Le piogge cadute alla fine dell’inverno e in primavera hanno consentito di riempire tutti i punti di raccolta dell’acqua, che sono costantemente monitorati.
Un’altra buona notizia per il Piceno, poi, riguarda l’invaso della diga di Comunanza, che lo scorso anno era quasi vuoto per la siccità e allo stesso tempo non poteva essere riempito per tutta la sua capacità per motivi di sicurezza legati al mancato collaudo. Nei mesi scorsi, finalmente, la diga ha avuto il via libera dal ministero con il collaudo e dunque quest’anno il bacino d’acqua potrà essere riempito fino al massimo della sua capacità. assicurando un buona riserva idrica.