A San Benedetto del Tronto le concessioni per gli stabilimenti balneari andranno all’asta, secondo la direttiva Bolkestein. Protestano i balneari.
Gli stabilimenti balneari di San Benedetto del Tronto, chiamati anche chalet, saranno messi all’asta, in ottemperanza a quella direttiva europea Bolkestein che l’Italia ha sempre rimandato nell’attuazione, andando incontro a procedure di infrazione.

Ora, il Comune di San Benedetto è determinato a procedere alle aste per l’assegnazione delle concessioni per gli chalet e ha avviato la procedura per l’istituzione di un tavolo tecnico. Ovviamente si tratta di una procedura che sarà completata per i prossimi anni. Per questa estate tutto continuerà come sempre.
Il Comune punta ad assegnare le concessioni balneari tramite asta entro il 30 giugno 2027, come riporta Il Corriere Adriatico. Nel frattempo, si lavora per mettere in modo tutta la procedura. Ecco cosa bisogna sapere.
San Benedetto del Tronto: concessioni balneari per gli chalet all’asta
Anche se mancano ancora due anni alla scadenza dell’assegnazione definitiva delle concessioni balneari tramite asta, il Comune di San Benedetto del Tronto si è mosso per tempo, avviando l’iter per la complessa procedura, tra cui l’istituzione di un tavolo tecnico.
Negli ultimi giorni, la giunta comunale ha approvato la delibera che dà inizio al procedimento che metterà all’asta i 141 stabilimenti balneari della spiaggia di San Benedetto, applicando la direttiva europea Bolkestein.

Per l’assegnazione all’asta sarà necessario avviare una ricognizione delle concessioni demaniali al momento in gestione. A questo scopo, è stata avviata un’interlocuzione istituzionale con la Capitaneria di Porto e con l’Agenzia del Demanio, per verificare se ci sono i presupposti per una revisione della perimetrazione demaniale.
Mentre l’ufficio urbanistica del Comune istituirà un tavolo tecnico che dovrà redigere un elenco delle diverse tipologie di concessioni oggetto di gara e preparare un programma per la loro messa a bando, secondo i principi di trasparenza e di partecipazione. È previsto anche un tavolo periodico di aggiornamento con l’amministrazione comunale, per monitorare lo stato di avanzamento delle procedure.
Il bando per l’assegnazione all’asta delle concessioni demaniali sarà pubblicato, come di norma, per almeno trenta giorni sul sito internet del Comune e nell’albo pretorio on-line, oltre che sul Bollettino ufficiale regionale e nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Per le concessioni di durata superiore a dieci anni o di interesse transfrontaliero, il bando sarà pubblicato anche nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il bando indicherà l’oggetto e la finalità della concessione, specificando l’ubicazione, l’estensione, le caratteristiche morfologiche e distintive dell’area demaniale e delle opere di difficile rimozione, inclusi eventuali interventi di manutenzione o di adeguamento strutturale e impiantistico necessari per il nuovo affidamento.
La concessione balneare avrà una durata non inferiore a cinque anni e non superiore a venti anni, per ammortizzare gli investimenti previsti dal piano economico-finanziario dell’aggiudicatario.
Fortemente contrari, com’è noto, sono gli imprenditori balneari che si oppongono con forza al rischio di perdere all’asta le loro concessioni, che spesso sono intestate piccole imprese familiari che gestiscono gli chalet da generazioni.