Quando non è possibile rispettare le regole di distanziamento sociale è importante non superare la soglia dei sei secondi di vicinanza.
Da uno studio, pubblicato sul New York Times, due ricercatori si occupano di un aspetto ancora poco approfondito della pandemia: l’importanza della quantità virale a cui si è esposti.
“Come per qualsiasi altro veleno, i virus sono più pericolosi in quantità maggiori. Piccole esposizioni iniziali tendono a portare a infezioni più lievi o asintomatiche, mentre dosi più grandi possono essere letali”. Queste le dichiarazioni del professor Joshua D. Rabinowitz e della ricercatrice Caroline R. Bartman che aggiungono “le esposizioni al Coronavirus non sono tutte uguali, le persone dovrebbero fare attenzione alle esposizioni ad alte cariche virali che hanno maggiori probabilità di verificarsi durante le interazioni ravvicinate con una persona infetta”.
Ne consegue un consiglio che diventa una piccola regola: per le interazioni rapide, come ad esempio quando si paga alla cassa di un supermercato, non potendo restare alla distanza di due metri, si dovrebbe cercare di non allungare i tempi di interazione ma di restare solo per pochi secondi”.