Dal 2026 è in arrivo un nuovo aiuto da parte dello stato per oltre 4 milioni di famiglie: di cosa si tratta e quali sono i requisiti.
Per far fronte all’inflazione crescente e ad un mercato del lavoro caratterizzato da carriere discontinue e stipendi bassi, gli ultimi Governi che si sono susseguiti hanno introdotto una serie di bonus ed incentivi finalizzati ad aiutare le famiglie in situazioni di difficoltà economica. A tal proposito, la Legge di Bilancio 2026 sembra confermare alcune delle misure in vigore e ne introdurrà delle altre.
Fra le novità del nuovo anno c’è anche un aiuto che, secondo le stime, arriverà nelle tasche di oltre 4 milioni di famiglie. Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i requisiti per ottenerlo.
Anche nel 2026 torneranno diversi bonus ed aiuti economici a sostegno dei soggetti economicamente più fragili. In particolare, nella bozza del decreto energia è incluso un contributo del valore complessivo di 250 milioni di euro, che sarà suddiviso secondo le prime stime fra 4 ,5 milioni di famiglie.
Si tratta del nuovo bonus bollette della luce, un contributo straordinario di 55 euro, destinato alle famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro o con almeno 4 figli a carico e Isee fino a 20.000 euro. Per chi se lo stesse domandando, è un aiuto aggiuntivo rispetto al bonus sociale già esistenze e mira a rafforzare il sostegno a coloro che hanno già beneficiato degli aiuti introdotti negli anni passati per contrastare gli aumenti della luce.
Il bonus riguarda esclusivamente le forniture elettriche collegate all’abitazione principale e non include eventuali seconde case. Il meccanismo ricalca sostanzialmente quello degli aiuti introdotti recentemente. La differenza principale è che l’importo è fisso e non varia in base ai consumi o alle condizioni climatiche.
È importante precisare che il questo bonus non sostituisce il bonus sociale, ma si aggiunge ad esso, in quanto cumulabile. Per ottenerlo, non sarà necessario produrre alcuna richiesta specifica. Il contributo sarà erogato in automatico, purché venga presentato un Isee aggiornato. I dati reddituali saranno poi trasmessi dall’Inps alle società di fornitura. ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) avrà il compito di fissare le modalità operative e i tempi di erogazione.
Un aiuto semplice ed immediato che però “non risolve il problema del caro-bollette in Italia”. Ha dichiarato il Codacons. “È giusto aiutare le famiglie più fragili, ma la strada dei bonus non può essere l’unica percorribile per abbattere la spesa energetica degli italiani”. Ha aggiunto. Per l’Associazione ciò che serve sono interventi strutturali, sia per le famiglie che per le imprese.