Coronavirus: in vigore il ‘Cura Italia’. Conte: ‘Whatever it takes’. Piano Ue contro la crisi. Appello del premier ai leader Ue ‘Serve una risposta comune’

Con la pubblicazione su una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale, che riporta la data di ieri, pur essendo stato pubblicato in nottata, scattano da subito, le norme del decreto “Cura Italia” .
Il provvedimento sulle “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato firmato questa notte dal Presidente della Repubblica ed è composto da 127 articoli, che confermano l’impianto che era stato anticipato nei giorni scorsi.

Il provvedimento, per il quale sono state necessarie 67 pagine della Gazzetta Ufficiale, è suddiviso in cinque maxi capitoli, che riguardano:

misure di potenziamento del servizio sanitario;

misure a sostegno del lavoro; misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario; misure fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese; ulteriori disposizioni. In quest’ultimo “titolo”, che spazia dalla pulizia straordinaria delle scuole al potenziamento delle reti di telecomunicazioni, vi sono anche le norme per la costruzione delle newco di Alitalia, con un fondo da 500 milioni, e per il rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si potrà indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio (ultima data utile il 22 novembre).

Ieri Videoconferenza dei leader Ue. “A una crisi straordinaria, senza precedenti – ha detto il premier Giuseppe Conte -, si risponde con mezzi altrettanto straordinari, mettendo in campo qualsiasi strumento di reazione, secondo la logica ‘whatever it takes'”. Conte ha invitato tutti “a non illudersi che ci potrà essere un Paese membro che potrà rimanere indenne da questo tsunami economico- sociale e ha invitato a considerare che il ritardo nella risposta comune sarebbe letale e per questo irresponsabile”.

“Dobbiamo assicurare ai nostri cittadini le cure mediche necessarie e la protezione sociale ed economica di cui hanno bisogno. Non ci sono alternative”, ha detto, indicando, tra gli strumenti possibili, i ‘coronavirus bond’ o un fondo di garanzia europeo in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie. “Se procederemo divisi la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni dei mercati’, ha aggiunto.

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