Un fiocco rosa inaspettato e allo stesso tempo meraviglioso con una bimba che aveva fretta di uscire. Tutto è andato per il meglio
Un miracolo, secondo qualcuno. Una di quelle storie che fanno tenerezza e allo stesso tempo riconciliano un po’ con il mondo e con tutto quello che c’è attorno. Una donna in gravidanza ha chiamato nel cuore della notte perché aveva le contrazioni e non ce la faceva più, i sanitari ci hanno messo davvero poco ad arrivare, ma anche la bambina aveva fretta di uscire e vedere il mondo. Tanto ha fatto, tanto aveva voglia di nascere che ha avuto la grande idea di venir fuori mentre l’ambulanza correva alla disperata in ospedale.
I poveri paramedici dell’ambulanza non hanno nemmeno avuto il tempo di fare qualche centinaio di metri che la donna urlava giustamente e la bambina cominciava a mettere la testolina fuori. Appena uno dei sanitari si è accorto di questo, si è emozionato come è naturale che sia, vista la situazione, ma allo stesso tempo è stato freddo e veloce. Dunque, niente sala operatoria, niente comodità e niente altro che l’interno di un’ambulanza per nascere e vivere per la prima volta.
Tutto è successo alle quattro di mattina a Pesaro, con la donna che non ce la faceva più, sono arrivati in un lampo, hanno caricato la mamma sull’ambulanza e sono partiti alla svelta verso l’ospedale. Una curva, la seconda un breve rettilineo, ma, niente la testolina era già fuori, così l’autista si è dovuto fermare e improvvisare una sala parto all’interno della vettura. Tutti emozionati, tutti concentrati, anche perché una cosa del genere non capita spesso.
L’intero equipaggio dei sanitari era ed è addestrato a seguire una simile e particolare emergenza e sono stati bravissimi, anche perché tutto è andato liscio e senza alcuna complicazione. Una volta nata la bimba e assicurato che tutto fosse a posto, la corsa all’ospedale è ripresa, con fuori dal reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Pesaro c’erano due ostetriche e il pediatra che attendevano pronti a prendere la bimba. Tutto, insomma è finito bene.