La vicenda che rischia di danneggiare una comunità. Cosa sta accadendo nella zona nei pressi dei Monti Sibillini, nell’ascolano.
La deindustrializzazione rischia di desertificare intere comunità. Con la chiusura degli stabilimenti industriali e la perdita dei posti di lavoro, la popolazione si trasferisce altrove, abbandonando cittadine e borghi. Una minaccia questa che rischia di diventare reale per le comunità situate nei pressi del Monti Sibillini.
La questione è quella della chiusura degli stabilimenti Beko in Europa, compreso quello di Comunanza, che produce lavatrici e lavasciuga, impiegando 320 lavoratori. La chiusura dello stabilimento è stata annunciata per la fine del 2025. Si tratta di un colpo durissimo per i lavoratori e gli abitanti della zona.
La perdita dei posti di lavoro, infatti, rischia di spopolare un’area di montagna che negli anni ha visto progressivamente perdere i propri residenti. Qualcuno ha parlato di “morte” dei Sibillini, zona non più abitata ma frequentata solo da turisti e visitatori della domenica.
Davanti allo stabilimento Beko di Villa Pera di Comunanza si è tenuta la protesta dei lavoratori, così come davanti a tutti gli altri stabilimenti di cui l’azienda ha annunciato la chiusura. I dipendenti Beko sono preoccupati e indignati, promettono di lottare per difendere i loro posti di lavoro. Accanto ai lavoratori erano presenti i rappresentanti dei sindacati Fiom, Fim, Uilm, Uglm, quelli dei sindacati provinciali e delle Rsu di stabilimento. C’erano anche i sindaci di Comunanza, Domenico Sacconi, e di Montefalcone Appennino, Cesare Milani, la vicina località del fermano. I sindaci erano alla manifestazione dei lavoratori per portare la loro solidarietà ai lavoratori e difendere le proprie comunità.
La chiusura di Beko rischia di provocare un danno ben più grande di quello della sola chiusura di uno stabilimento industriale, con perdita di posti di lavoro. Il rischio maggiore è quello dell’impoverimento di zone già scarsamente industrializzate e con poche occasioni di lavoro.
Alla Beko di Villa Pera di Comunanza lavorano 320 persone, che abitano non solo nella zona di Comunanza ma provengono anche dalle località vicine della provincia di Ascoli Piceno e da quelle di Fermo e Macerata. La perdita dei posti di lavoro, dunque, potrebbe avere gravi conseguenze su un vasto territorio, colpendo soprattutto le zone più inetrne.
L’area dei Monti Sibillini era stata duramente colpita dai terremoti del 2016. Ora che, finalmente, è iniziata la ricostruzione, la popolazione potrebbe essere costretta ad abbandonare il territorio per mancanza di lavoro. La chiusura di Beko minaccia tutta l’economia della zona, con conseguente pesanti sulle aziende che lavorano nell’indotto. Non solo dunque la perdita 320 posti di lavoro ma molti di più.