Tre droni della Polizia di Stato vigilano su un’intera area italiana: in questo modo la sicurezza mette le ali
La sicurezza nel territorio raggiunge nuove vette grazie all’innovativo progetto di sorveglianza aerea condotto dalla polizia provinciale. Sotto la guida del comandante Eugenio Vendrame, l’impiego di droni equipaggiati con tecnologia all’avanguardia segna un decisivo passo in avanti nella tutela e nel controllo dell’area.
Il progetto, che pone la polizia provinciale di Ascoli come leader nelle Marche per l’utilizzo dei droni in ambito di sicurezza, mira a creare una squadra specializzata capace di rispondere efficacemente a diverse esigenze della comunità.
“Questo nostro progetto rappresenta un passo avanti significativo per migliorare il livello di sicurezza e di efficienza“, sottolinea il comandante Vendrame. L’iniziativa è stata lanciata con una giornata formativa il 11 giugno, durante la quale 42 agenti e una decina di tecnici hanno ricevuto un addestramento base sull’utilizzo dei droni per il monitoraggio del territorio.
I servizi offerti attraverso l’uso dei droni sono molteplici: dal monitoraggio ambientale alla ricerca di persone scomparse, fino al supporto nelle indagini e nei controlli venatori e ittico. I tre droni in dotazione alla polizia provinciale ascolana sono già operativi e vengono impiegati secondo una programmazione settimanale che prevede anche missioni notturne. Tra le attrezzature più avanzate figura un drone dotato di termocamera capace di individuare persone o oggetti in funzione delle loro temperature.
I droni della Polizia: un’evoluzione importante per diversi motivi
L’introduzione dei droni nel sistema di sorveglianza non solo amplia le capacità operative della polizia provinciale ma apre anche nuove frontiere nell’ambito della sicurezza pubblica. Grazie alla loro versatilità, i droni possono essere rapidamente dispiegati in diverse situazioni, offrendo una visione d’insieme difficile da ottenere con i mezzi tradizionali.
Il successo del programma si deve anche alla formazione specializzata degli operatori che hanno partecipato al corso avanzato tenutosi dal 14 al 18 giugno presso il centro cinofilo Sgariglia a Campolungo. Conclusosi con l’esame per ottenere la licenza A2 per pilotaggio avanzato secondo le normative Easa (European Union Aviation Safety Agency), sia in contesti urbani che extraurbani, ha visto l’abilitazione complessiva di 12 operatori altamente qualificati.
L’impegno della polizia provinciale ascolana nell’utilizzo dei droni come strumento innovativo per la sicurezza pubblica dimostra come la tecnologia possa essere efficacemente integrata nelle strategie operative delle forze dell’ordine. Questa evoluzione rappresenta non solo un miglioramento nella gestione delle emergenze ma anche un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente attraverso il monitoraggio costante contro le discariche abusive e altri fenomeni d’inquinamento.