Femminicidio di Emanuela Massacci ad Ascoli, dalle indagini emergono particolari agghiaccianti. Cosa sappiamo sul delitto.
Del femmincidio di Ascoli di Emanuela Massacci, uccisa di botte dal marito in camera da letto, con i figli che dormivano nella stanza accanto, la mattina del 19 dicembre, era già stato detto che si sarebbe potuto evitare. Ora, sulle modalità del delitto emergono dettagli terrificanti.
La vittima non aveva mai denunciato il marito, forse per paura di ritorsioni, forse per proteggere i figli, in questi casi si possono fare soltanto delle ipotesi. Eppure, il fatto che nella coppia ci fossero dei problemi, anche seri, era noto alla comunità di Ripaberarda, la frazione del Comune di Castignano dove marito e moglie abitavano, con i figli di 11 e 12 anni.
Dalle testimonianze emerse il giorno stesso del femminicidio, pare che diversi abitanti della frazione fossero a conoscenza dei maltrattamenti che Emanuela Massacci subiva dal marito, Massimo Malavolta. Alcuni vicini l’avrebbero vista con lividi sul volto e hanno detto che il femminicidio era prevedibile e si poteva evitare.
Emanuela Massacci, il femminicidio di Ascoli è uno dei più efferati
Che il marito di Emanuela Massacci fosse un violento era stato accertato anche con una sentenza di condanna di alcuni anni fa per maltrattamenti nei confronti di una donna con disabilità. Il femminicidio di Emanuela Massacci, dunque, non è stato un episodio inatteso e imprevedibile. Come se non bastasse, dai dettagli che stanno trapelando dalle indagini in corso, emerge che la vittima è stata uccisa con brutale efferatezza. Quello che in un primo momento sembrava un femminicidio con coltello, si è invece rivelato un massacro a furia di percosse. Emanuela Massacci è stata uccisa di botte dal marito mentre era con lui nella loro camera da letto. Il coltello, invece, è stato usato dall’uomo per inscenare un tentativo di suicidio, con ferite lievi.
Dopo aver percosso violentemente la moglie, Malavolta ha chiuso a chiave la camera, lasciando che Emanuela Massacci morisse di agonia. Stando agli accertamenti dell’autopsia, la donna è morta per lento dissanguamento. Se il marito avesse chiamato i soccorsi subito, invece di far passare delle ore, prima di chiamare i suoi familiari, forse Emanuela Massacci sai sarebbe potuta salvare.
A quanto si apprende, la donna avrebbe cercato disperatamente di difendersi dalla furia del marito. Lo testimoniano i segni trovati sulle sue mani. La vittima ha riportato fratture multiple al naso, fratture a sette costole e all’ulna sinistra. Emanuela Massacci è stata letteralmente massacrata dal marito.
Nel frattempo, Massimo Malavolta è ricoverato in terapia intensiva, per l ferite che si è autoinferto con il coltello, è piantonato in stato di arresto e sottoposto a farmaci per contenerne l’aggressività. Una volta uscito dall’ospedale dovrà andare in carcere, come ha disposto il Gip di Ascoli, Annalisa Giusti.