È trascorso ormai quasi un anno dal femminicidio di Ripaberarda. Mesi di dolore e di ricordo di una donna che ha perso la vita per mani del compagno
Il 19 dicembre 2024 la vita dei cittadini di Castignano e Ripaberarda è cambiata completamente. Emanuela Massicci era una mamma e la sera doveva trascorrere come tutte le altre. Ma ad un certo punto l’ennesima lite con il marito si è trasformata in una tragedia. Questa volta Massimo Malavolta non si è fermato alle urla. È andato oltre e da ormai un anno una donna non può più essere al fianco dei propri figli.
Emanuela è stata uccisa di botte quella sera di dicembre. Ormai è trascorso un anno, ma il tempo sembra essersi fermato per chi conosceva la donna. 365 giorni di dolore e di domande sul perché di un gesto simile. Ora a gennaio inizierà il processo e la richiesta dei genitori della donna è sempre la stessa: ergastolo per chi ha ucciso la figlia e ha lasciato due bambini senza la donna.
Questi non sono giorni semplici per le due città marchigiane. “Un anno terribile – l’ammissione del sindaco Fabio Pollini a Il Resto del Carlino – il dolore è ancora vivo e sono state adottate tante iniziative per ricordare Emanuela. Dobbiamo assolutamente iniziare a fare azioni concrete per lanciare un messaggio molto forte contro la violenza di genere“.
Ma non solo. Ci sono due ragazzi che ormai da un anno sono senza mamma e hanno dovuto vivere un incubo anche prima. Le violenze avvenivano anche davanti ai propri occhi e la testimonianza rilasciata agli inquirenti nei mesi successivi alla morte di Emanuela è la conferma di come il ricordo di quanto accaduto continua ad essere vivo nella loro mente. Ora, però, ci deve essere la possibilità di ripartire e le due città sono al loro fianco: “Resteremo per sempre accanto a questi ragazzi – ha sottolineato il sindaco – dobbiamo fargli sentire meno l’assenza della madre e riportarli a vivere una vita normale“.
Naturalmente questi non saranno semplici per l’oro e l’intera provincia di Ascoli. Mancano ormai pochi giorni al primo anniversario della morte di Emanuela. Tante iniziative per ricordarla ed un messaggio molto chiaro: basta alla violenza sulle donne.