A seguito dell’episodio della fuga di gas all’asilo di Comunanza, l’ex sindaco e il parroco sono stati rinviati a giudizio. Ecco quando sarà il processo.
Il 7 gennaio del 2021, una fuga di gas si verificò all’asilo comunale di Comunanza. I bambini e una insegnante furono evacuati dall’edificio dai vigli del fuoco, che accertarono la dispersione di monossido di carbonio.

La fuga di gas causò malori da intossicazione ai 38 bambini dell’asilo e alla loro maestra, che furono portati per cure e accertamenti al vicino ospedale di Amandola. Solo grazie alla prontezza del personale dell’asilo, che evacuò subito i bambini e tutti coloro che si trovavano nella struttura ai primi segnali di malessere, e all’immediato intervento dei vigili del fuoco fu evitata la tragedia.
Dalle indagini è risultato che la fuga di gas era stata provocata da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Per questo fatto sono stati rinviati a giudizio l’ex sindaco di Comunanza e il parroco del paese.
Ex sindaco di Comunanza e parroco a processo per la fuga di gas all’asilo del 2021
Per la fuga di gas all’asilo di Comunanza del 7 gennaio 2021, in cui rimasero intossicati 38 bambini e la loro maestra che si trovavano nella struttura, la procura del Tribunale di Ascoli aveva indagato l’allora sindaco Alvaro Cesaroni e il parroco don Luca Rammella che gestiva i locali dell’asilo. Al termine delle indagini, il Tribunale di Ascoli ha rinviato a giudizio ex sindaco e parroco per il reato di lesioni colpose.
Il processo si aprirà ad Ascoli il prossimo 27 maggio, davanti alla giudice Barbara Bondi Ciutti. La decisione è stata presa nei giorni scorsi, durante l’udienza predibattimentale, a seguito del fallimento del tentativo di trovare un accordo tra le parti. Come riporta Il Resto del Carlino.

L’avvocato difensore dell’ex sindaco di Comunanza, Mauro Gionni, aveva sostenuto che il suo assistito non dovesse trattare per la conciliazione, perché non sarebbe dovuto essere imputato nel processo, ritenendo, in base alle norme e a precedenti sentenze della Cassazione, che la responsabilità per l’accaduto debba essere a carico del dirigente comunale del settore manutenzione.
Mentre il parroco di Comunanza, don Luca Ramella era stato indagato, e poi imputato, poiché l’asilo era stato allestito nei locali della confraternita del Santissimo Sacramento, da lui gestiti, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione della scuola d’infanzia danneggiata dal sisma del 2016.
La magistratura ritiene responsabile l’ex sindaco Cesaroni per aver adibito l’immobile a sede provvisoria dell’asilo comunale in mancanza della certificazione di conformità dell’impianto di riscaldamento e in assenza dell’attestato prestazione energetica (Ape).
Non solo, l’ex sindaco ha lasciato che i locali della Confraternita continuassero ad essere utilizzati come sede dell’asilo nonostante un precedente intervento dei vigili del fuoco, il 9 novembre 2020, appena due mesi prima della fuga di gas, chiamati da alcuni insegnanti che avevano segnalato la presenza anomala nei locali di ossido di carbonio e l’ostruzione di una canna fumaria. Il sindaco avrebbe soltanto inviato un tecnico comunale e un tecnico addetto alla manutenzione per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto.
Il parroco don Ramella, invece, è stato rinviato a giudizio per aver concesso l’immobile per l’asilo comunale senza attestato di certificazione di conformità e di prestazione energetica.
Entrambi, dunque, ex sindaco e parroco di Comunanza sono ritenuti responsabili dal Tribunale di Ascoli di quando accaduto il 7 gennaio 2021.