Episodio inqualificabile e di una violenza inaudita da parte di un uomo che è stato fermato, arrestato dai carabinieri e condannato
Non era la prima volta che accadeva, ma questa volta non ce l’ha fatta più, è scappata di casa e ha tentato di trovare rifugio dai carabinieri che l’hanno letteralmente salvata dall’ira del marito.
Episodio incredibile e increscioso capitato ad una povera donna che aveva il solo e piccolo vizio di fumare ogni tanto una sigaretta, ma non poteva, almeno secondo il marito. E così, ogni tanto, pare lo facesse di nascosto, ma anche questo non è giusto e non andava bene. Il problema è che quanto la vedeva che fumava, lui andava su tutte le furie e si sfogava su di lei, maltrattandola e menandola in maniera incredibile.
Litigi e botte continue da parte del marito, un uomo violento che riversava su di lei qualsiasi cosa. Pare che la donna dovesse subire queste violenze ogni giorno o ogni volta che non si comportava bene, almeno secondo i canoni dell’uomo. Si tratta di una coppia di moldavi, con lei che, all’ennesimo pugno preso sul volto, è riuscita ad avere il coraggio di scappare.
E trovare così rifugio alla caserma dei carabinieri, entrando urlando, spaventata e con un occhio nero ben visibile. A quel punto i militari le hanno chiesto cosa fosse successo e lei ha raccontato tutto, la quotidianità che doveva subire ogni volta, anche se per la circostanza precisa, la donna si sarebbe rifugiata in caserma perché il marito non sopportava che fumasse.
“Le donnacce fumano…”, e parte il cazzotto
Ogni giorno a casa ce ne era una. E così dopo la sigaretta, la donna ha avuto il coraggio di ribellarsi e andare via di casa, scappando e rifugiandosi alla caserma dei carabinieri con i militari che le hanno chiesto cosa fosse accaduto e lei ha deciso di sporgere una prima denuncia e poi, pare, tante altre per maltrattamenti e violenze. Talmente decisa fino alla fine che dopo la presa di posizione, i carabinieri sono andati a casa ad arrestare l’uomo seduta stante.
E dopo tante sofferenza, è arrivata anche la sentenza per un uomo di 41 anni, operaio che ha preso una condanna di tre anni e sei mesi di reclusione. La sentenza è arrivata davanti al collegio penale del tribunale di Ancona, presieduto dal giudice Roberto Evangelisti.
L’imputato era difeso dall’avvocato Canali. Era passata l’ora di cena quando il 4 dicembre 2022, alla Tenenza, era arrivata la moldava, 28 anni. Aveva un occhio nero. “È stato mio marito mi picchia, non ce la faccio più”, aveva cercato di spiegare la donna in lacrime ai carabinieri che le hanno dato conforto e ancora più coraggio.