Nel giorno più doloroso per la famiglia e per gli amici, il ricordo della signora Gianna, continua la battaglia delle associazioni animaliste
Il giorno del lutto e del ricordo. la stragrande maggioranza delle persone di Mercatino Conca hanno partecipato ai funerali della signora Gianna Canova, la povera donna uccisa dal proprio cane. Una notizia che ancora sconvolge per quanto è successo e soprattutto per come è successo. Era uscita di casa per fumare una sigaretta in relax, nel giardino della sua villetta ed era in attesa, a quanto pare del figlio che doveva arrivare da Roma, dove e vive e lavora. Ma quel giorno all’improvviso è cambiato tutto, con il cane, un pastore d’Asia, non proprio piccolo come taglia, che l’ha aggredita e uccisa.
Lei è stata colta di sorpresa , anche perché non se l’aspettava, non l’aveva mai fatto prima, ma quell’attacco sarà decisivo e determinante per la sua vita. Sono giorni che la famiglia s’interroga per capire cosa ha potuto scatenare quella rabbia e quella violenza, da un animale che si è sempre comportato in maniera normale. Sì, qualche volta non era stato buonissimo con qualche vicino e anche il suo padrone, il signor Italo, ma niente avrebbe mai fatto pensare a una cosa del genere.
Eppure nonostante le informazioni di un cane non molto cattiva, ne arrivano tante di testimonianze che dicono l’esatto contrario, anche perché su Fwcebook ce ne sono alcune che lo descrivono come cattivo e molto aggressivo. Qualcuno sostiene anche che il padrone e marito della signora Gianna, Italo Schiavi, pare fosse fiero dell’atteggiamento del suo cane nei confronti di chi si avvicinava, ma potrebbero essere anche voci cattive messe in giro così per fare rumore, ma fanno anche male. E tanto anche.
Un’associazione del territorio si è offerta di accogliere il cane nella propria struttura di recupero per un percorso che forse non sarà facile, ma necessario alla sua futura sopravvivenza