Per un paio d’anni un uomo non faceva altro che disturbare le donne in diverse situazioni anche diventando manesco
E’ stato un problema per diverse donne, le seguiva, si avvicinava e poi cercava di disturbarle fino a quando non diventava manesco. Alcune di loro non ce l’hanno più fatta e l’hanno denunciato anche perché stava diventando davvero un piccolo incubo.
Erano tre povere ragazze ad essere finite al centro della sua attenzione, alcune di loro perfino nel giorno dell’8 marzo, come se fosse una sorta di provocazione da parte di questo uomo che non aspettava altro che prenderle di mira, dando fastidio fino all’inverosimile, in alcuni casi anche diventando manesco.
E’ un uomo di 26 anni, tunisino, che all’ennesimo episodio è stato arrestato e condotto in caserma dai carabinieri. Non contento, pare che abbia ricominciato e arrestato per violenza sessuale. Avvicinava le sue vittime al parco pubblico e lì cominciava a dare fastidio prima tentando un approccio verbale poi si avvicinava e iniziava ad andare oltre.
E’ accaduto a Moie e adescava le povere e ignari donne al parco, addirittura a una di loro ha anche tentato di baciarla, mentre ad un’altra l’aveva bloccata stringendo forte il braccio e prendendola da dietro. Pare, inoltre, che abbia fatto lo stesso con due donne a distanza di pochissimo tempo l’una dall’altra ed è stato in quel caso che sono stati chiamati i carabinieri che, una volta sul posto e accertato cosa fosse accaduto, hanno fermato l’uomo e arrestato.
Qualche giorno dopo, il ragazzo è stato condotto nella sua abitazione e gli sono stati inflitti gli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico in attesa del processo. Il suo legale Massimiliano Bossio ha tentato di portare in aula alcuni certificati medici che parlavano di alcuni disturbi di carattere mentale che avrebbe questo ragazzo, visto che anche in Tunisia ci sarebbe stati episodi del genere.
Secondo i medici che ha contattato questo ragazzo sarebbe affetto da disturbi del comportamento, una sindrome delirante. Ed è con questa motivazione che l’avvocato aveva chiesto per il suo cliente una visita psichiatrica, ma l’esperto e psichiatra Luigi Berloni, che è stato nominato dal giudice, dopo averlo visitato non ha visto nel ragazzo comportamento strani dal punto di vista mentale, quindi per il giudice non esistono situazioni alternative se non quella di essere un molestatore seriale.
L’imputato è stato ritenuto tale davanti al processo a suo carico ed è stato condannato in rito abbreviato a due anni per violenza sessuale ma riconosciuta nella forma più lieve. Per un episodio il giudice Alberto Pallucchini ha ravvisato solo il reato tentato.