Si fidava ciecamente, la badante le prosciuga il conto milionario

La classica storia della signora che viene sedotta e poi convinta di lasciare soldi e qualsiasi cosa pur di essere aiutata e considerata

L’hanno raggirata facendole credere che la famiglia era contro di lei, che non le voleva bene e che era rimasta sola. E così nel giro di qualche mese le hanno portato via quasi 500 mila euro e anche proprietà e certificati assicurativi. Un tesoro andato via in un istante. Una povera vedova di 95 anni sarebbe stata raggirata dalla sua badante, la persona che se ne prendeva cura e che invece, scoperto il patrimonio della signora, ha fatto di tutto per cercare di sottrarle tutto o quasi con l’inganno e anche con la complicità del compagno e di alcuni professionisti come un avvocato e di un funzionario di banca.

Il raggiro
Una badante che si occupa di una signora (Facebook Ascolicityrumors.it)

 

Tutti insieme appassionatamente per cercare di sfilare più soldi alla povera donna che di queste persone si fida ciecamente. La badante avrebbe prosciugato un conto da 500mila euro della vedova e non contenta ha fatto in modo anche di farsi mettere nel testamento addirittura come unica beneficiaria di immobili di prestigio e di alcune polizze vita. Non solo la badante, non ancora soddisfatta per quello che aveva fatto, ha cercato e trovato il modo di farsi donare il doppio appartamento in cui vive attualmente ad Ancona.

Sono in quattro gli indagati e finiti tutti sotto processo

La decisione
Un poliziotto che effettua controlli in strada (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Un’associazione a delinquere che si muoveva indisturbata attorno alla povera donna e che non poteva far altro che subire, nonostante la sua famiglia l’avesse avvisata che c’era qualcosa di strano in quella donna. Si tratta di una donna di 48 anni, la badante, e il compagno di 59 anni, un funzionario di banca di 57 anni e un avvocato di 55 anni. Sono tutti anconetani e uno di loro, il funzionario di banca è difeso da un avvocato famoso come la senatrice Giulia Buongiorno.

Sono finiti tutti sotto processo, tanto che c’è stata la prima udienza, con i quattro che rischiano grosso, perfino il carcere per quello che hanno fatto alla povera vedova sempre se verrà dimostrato che siano stati loro e che hanno guidato la signora verso tutte quelle donazioni. Ma la vedova, che in questo momento ha un amministratore di sostegno che la tutela, in questo processo si è costituita parte civile. Una storia incredibile, ma che non è l’unica.

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