Un sindaco a processo per omicidio stradale per un incidente in cui perse la vita un anziano. Le ultime notizie.
I fatti risalgono al 2022 e sono avvenuti a Villa Castellana, comune abruzzese della provincia di Teramo, al confine con quella di Ascoli Piceno. Sul caso è competente il Tribunale di Ascoli Piceno che ha rinviato a giudizio per omicidio stradale il sindaco di Villa Castellana e un consigliere comunale.

Il rinvio a giudizio è stato disposto dal Gup di Ascoli, per l’incidente stradale avvenuto il 2 agosto 2022, in cui perse la vita Carlo Angelini di 70 anni. Le indagini sul luogo dell’incidente furono condotte dai carabinieri della stazione di Valle Castellana.
Una vicenda tragica sulla quale decideranno i giudici di Ascoli. Ecco che cosa è successo e perché sindaco e consigliere comunali sono stati rinviati a giudizio.
Sindaco e consigliere comunale di Villa Castellana rinviati a giudizio per un incidente stradale mortale
Quel tragico 2 agosto del 2022, Carlo Angelini, di 70 anni, stava guidando una Citroen Saxo, in direzione di Villa Castellana, quando iniziava il sorpasso di una Panda. Nella manovra, l’uomo occupava con la sua auto la semicarreggiata opposta, come riporta Il Resto del Carlino. In quel momento, stavano sopraggiungendo in direzione opposta, su due auto differenti, il sindaco di Villa Castellana Camillo D’Angelo e il consigliere Simone Angelini.
Quest’ultimo viaggiava su una Bmw 116 mentre il sindaco lo seguiva su Hyundai Kona. Purtroppo, le due auto non sono riuscite ad evitare l’impatto con la Citroen del 70enne, che prima si è scontrata con la Bmw e poi con la Hyundai. Lo schianto è stato fatale per Carlo Angelini, mentre sindaco e consigliere comunale se la sono cavata con ferite lievi.

Ora, il Gup di Ascoli ha deciso di rinviare a giudizio sindaco e consigliere comunale per omicidio stradale, perché se avessero rispettato i limiti di velocità previsti per quel tratto di strada, Carlo Angelini non sarebbe morto. Sulla strada dell’incidente c’era un limite massimo di velocità di 30 km orari. Quasi a passo d’uomo.
Tutti i veicoli, invece, viaggiavano sopra i 90 km orari, anche quello della vittima. Forse, solo la Panda che è stata sorpassata rispettava il limite di velocità.
Sulla base degli accertamenti effettuati, mentre Carlo Angelini con la sua Citrioen sorpassava la Panda a 98 km orari, in direzione opposta sopraggiungevano il sindaco D’Angelo a 92 km orari con la sua Hyundai dietro al consigliere comunale Angelini che lo precedeva a 95 km orari con la sua Bmw.
Velocità troppo elevate per evitare conseguenze gravi da uno scontro come quello. Il pubblico ministero ha contestato ai due imputati anche la velocità superiore di oltre 50 chilometri orari rispetto a quella massima consentita.
Il processo inizierà il 2 luglio. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile.