Durante i lavori che si stanno facendo nella bellissima Piazza Costa è venuto fuori qualcosa di unico e allo stesso tempo particolare
Una di quelle cose che vengono fuori dal passato, ma che sembrano così attuali. Particolari e belle. Uniche, quasi. Dai lavori che si stanno effettuando in uno dei posti più belli di Fano, piazza Costa, è saltato fuori un reperto di tanti anni fa, qualcosa che fa restare a bocca aperta ed emozionare perché si tratta di due scheletri, probabilmente un adulto e un bambino, che sono abbracciati. Una cosa del tutto normale, ma l’unicità della situazione rende fantastica: non perché non si abbracciassero migliaia di anni fa, solo perché non è abituale trovare situazioni di questo tipo.
Un abbraccio così antico, secolare non fa che far rimanere impietriti perché è facile emozionarsi per tante cose, ma per un’immagine del genere ancora di più. Sono state ritrovate diverse cose durante i lavori di ristrutturazione della piazza, ma questa è davvero incredibile e fa discutere in modo appassionato e sincero anche professionisti che sono abituati a vedere questo genere di cose. Ora si cercherà di capire si cosa di tratta, ma sia gli scavi che quello che è stato ritrovato è ancora in una fase preliminare, vista la situazione. L’unica cosa che arriva dalla soprintendenza è che potrebbe trattarsi di reperti dell’epoca medievale, considerato che i romani non seppellivano i loro morti all’interno della costruzione di una villa o un’abitazione.
Secondo gli esperti che stanno lavorando su questi scavi in Piazza Costa potrebbe trattarsi di un antico convento che dovrebbe trattarsi del San Daniele, tanto che la struttura parte da Palazzo Boccacci fino ad arrivare in parte in un’altra struttura dove adesso c’è un ristorante. Tutto però deve essere verificato e accertato, anche se la parte centrale è di sicuro risalente ad epoca romana.
Dovrebbero appartenere ad un edificio romano di importanti dimensioni, dove poi si sono costruite strutture medievali. Gli archeologi ora stanno eseguendo degli accertamenti ulteriori in profondità per rilevare l’esistenza o meno di canali sotterranei. A testimoniare le alterne vicende che si sono svolte nell’area in questione, soggetta a diversi cambiamenti, sono state ritrovate anche tre tombe: 2 di bambini e una di un adulto. E questo potrebbe dire che la zona era abitata e risalente ad epoca romana”, ha spiegato l’assessora Barbara Brunori che tra le varie deleghe ha quella relativa alla Resilienza Urbana e Mobilità Sostenibile