Da una brutta storia ne nasce un’altra che sembra essere fatta più di incomprensioni che altro, ma forse alla base ci sono situazione diverse
Una vicenda che sembra nasconderne tante altre ancora più piccole, ma con alla base l’odio o quanto meno un rapporto non proprio idilliaco. Da una parte una serie di mamme, dall’altra il preside della loro scuola. Si sa che, per migliorare l’organizzazione delle varie classi e dei genitori, ci siano le chat di gruppo dove segnalare qualsiasi cosa, dall’ingresso ritardato, da uno sciopero o una funzione diversa rispetto al solito, ma quando si è cominciato a commentare il comportamento di una maestra nei confronti di alcuni bambini, lì qualcuno non si è tenuto. Talmente tanto che alla fine il dialogo e il commento più brutto è finito su un post pubblicato su Facebook, dove alcune mamme hanno preso a insultare il preside della scuola, reo di non aver protetto adeguatamente i bambini da una maestra un po’ troppo manesca.
Tutto nasce da una sentenza non proprio bella nei confronti di una maestra che è stata condannata da un giudice per “abuso di mezzi di correzione”. Questa maestra non era proprio il massimo con i bambini e usava dei metodi che non erano proprio consoni a una docente che ha a che fare con dei piccoli ragazzi che non capiscono anzi che hanno anche paura di quello che può succedere in classe. Maestra condannata e allontanata dalla scuola. Tutto finito? No, alcune mamme rancorose se la sono presa con il preside e anche tutte le altre docenti per aver avuto nei confronti della loro collega un atteggiamento omertoso.
Un momento di grande tensione per anni, con il preside che ha notato questi commenti pesanti su Facebook e ha voluto denunciare le mamme per diffamazione. E così ora le due donne, ma pare che fossero di più, sono finire sotto processo, ma non hanno mai mandato giù cosa è successo nei momento in qui la maestra trattava male i ragazzi.
E una delle mamme ha sbottato su Facebook e riferendosi alla maestra scriveva: “Condannata a otto mesi ma non farai neanche un giorno. Non importa. Io volevo solo sentire la parola colpevole. Colpevole di aver strattonato, sculacciato, sbattuto la testa sul tavolino, preso la corda intimando di legarli. Di aver chiamato due bambini di quattro anni delinquenti, voi e i vostri genitori che dovrebbero andare in galera. Queste colpe però ce le hanno anche le altre maestre che non mi hanno mai detto niente anche se sapevano tutto e che anzi mi dicevano che ero matta io. E poi ci sei tu, il preside, che per salvaguardare il buon nome della scuola sapeva tutto ma ha fatto in modo di mettere tutto a tacere”. E il preside rimbrotta le due: ma se sono stato io a denunciare la professoressa per quello che ha fatto.