Dopo le metropoli, adesso sembra che gli animali si stiano moltiplicando e il problema sta arrivando anche nei centri abitati delle Marche
Non che siano un allarme vero e proprio, ma cominciano un po’ a stufare e anche a preoccupare. Dopo aver invaso tante città in Italia come Roma, Firenze, Genova e in parte anche Torino, adesso i cinghiali comincerebbero ad essere un problema anche per alcune città e paesi delle Marche e regioni confinanti. Qualcuno, come spesso capita in queste situazioni, si spinge in avanti e parla già di emergenza e difficoltà di reperire risorse per abbatteli, ma non è proprio così che stanno le cose. Allo stato attuale, almeno da quello che sostiene la Polizia Provinciale, i cinghiali abbattuti nel Piceno sono poco più di 800 fino al 31 dicembre del 2023. Un dato che mette la zona di Ascoli tra i primi posti nelle Marche.
“La presenza dei cinghiali è concreta. E rispetto ad altre zone delle Marche è maggiore“, dice con attenzione e sicurezza il comandante della Polizia provinciale Vendrame che allo stesso tempo assicura anche che il mondo venatorio e la stessa polizia sono impegnati nel tenere questa situazione sotto controllo. E probabilmente è così che andrà anche se ci sono alcuni agricoltori che non è che la vedano allo stesso modo. Nel senso che hanno fiducia nelle istituzioni e sanno che si sta facendo molto per impedire a questi animali di provocare problemi, ma qualcosa stanno rovinando o meglio qualche difficoltà in più rispetto al passato la stanno combinando.
Gli agricoltori: “I danni cominciano a essere un po’ troppi”
Il 14 gennaio, così come ogni anno, si è chiusa la caccia al cinghiale, ma i problemi ci sono ancora e tanti cominciano ad essere stufi. Le difficoltà non mancano soprattutto all’agricoltura, ma anche all’ambiente e all’ecosistema, per non parlare di alcune cause legate agli incidenti stradali e anche altro come quello legato alla situazione sanitaria, anche se allo stato attuale non è quello che preoccupa. “Sappiamo che la Regione e la Forestale stanno cercando di dare una mano, ma il problema legato ai tanti cinghiali che stanno aumentando c’è eccome, sia per i terreni che ne stanno avendo più di una conseguenza, ma anche per i danni che stanno causando e ogni giorno aumentano“, racconta Flavio ad ascolicityrumors.it, un agricoltore che lavora nella zona del Piceno e che, al momento, vede una situazione un po’ confusa.
Basti pensare che, secondo i dati della regione Marche, tra il 70 e il 75% dei danni legati all’agricoltura sarebbero causati da come si muovono i cinghiali, tanto che la stima sarebbe di circa 2 milioni di euro per avere dei risarcimenti per gli incidenti stradali e anche i problemi che procurano alle colture. “Se devo essere sincero – prosegue il signor Flavio – so di persone che hanno avuto tanti problemi negli ultimi tre mesi e non è che si possa continuare così”