Operazione della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno scopre un opificio abusivo in una casa. Gli ultimi aggiornamenti.
Una scoperta che non sorprende più di tanto, quella fatta dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno all’interno di un’abitazione della provincia e che rientra ormai nelle abituali operazioni di lotta alla contraffazione condotte dalle Fiamme Gialle.
I finanzieri di Ascoli hanno scoperto un opificio abusivo domestico che produceva abiti di marca contraffatti. Quasi ordinaria amministrazione per questo tipo di illeciti. Abiti firmati fasulli e operai non in regola. Nelle Marche la scoperta di queste attività clandestine e di merce contraffatta è quasi all’ordine del giorno.
Quello che è straordinario è l’enorme quantità di abiti contraffatti e il modo in cui sono stati scoperti, quasi per caso. Di seguito riportiamo i dettagli dell’operazione. Ecco cosa bisogna sapere.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che ha portato alla scoperta di una quantità ingente di abiti con firme famose contraffatte, prodotti in un laboratorio di abbigliamento clandestino, nascosto in una casa, è stata avviata quasi per caso, come abbiamo accennato. Durante alcuni normali controlli sul territorio, nelle vicinanze del parcheggio dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, i finanzieri hanno notato due auto abbandonate che hanno destato subito i loro sospetti. Si sono avvicinati per controllare cosa contenessero e hanno notato all’interno delle vetture diversi borsoni. I finanzieri hanno quindi aperto le automobili per effettuare le perquisizioni di rito e nei borsoni hanno trovato una grande quantità di capi di abbigliamento contraffatti.
I capi avevano le firme di marchi famosi, come Adidas, Nike, Colmar e Moncler, tutti palesemente fasulli. Le due automobili abbandonate, inoltre, non avevano l’assicurazione.
La Guardia di Finanza ha sequestrato le autovtture e la merce e ha avviato le indagini per risalire ai proprietari. Le indagini hanno consentito di risalire al proprietario delle due automobili, un cittadino senegalese con precedenti specifici. I finanzieri si sono recati a casa dell’uomo, all’interno della quale hanno scoperto l’opificio abusivo che produceva i capi contraffatti.
Subito è scattata la perquisizione dell’abitazione, dove sono stati rinvenuti i macchinari e gli strumenti per realizzare abiti, insieme alle etichette false e a un’altra ingente quantità di capi contraffatti. Complessivamente sono stati sequestrati 1.900 capi di abbigliamento. L’uomo è stato denunciato alla Procura di Ascoli Piceno per i reati di produzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per i reati di produzione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.
L’operazione rientra tra gli obiettivi strategici della Guardia di Finanza per contrastare le frodi commerciali e la diffusione di prodotti non sicuri, garantendo la tutela del consumatore e del mercato legale.