La Lupa Sibilla torna in libertà, era stata trovata cucciola e morente

Una storia che ha emozionato l’intera Regione, anche perché l’animale era diventato quasi un simbolo, ora può tornare in cattività

Un addio col sorriso. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha salutato la cucciola di Lupa che era stato ritrovata in difficoltà e completamente in solitudine. Non era messa bene, quando fu individuata qualche mese fa fa, aveva la rogna e a causa di questa malattia era stata abbandonata dal branco che in questi casi è ferocemente selettivo e non bada tanto per il sottile. Sola e abbandonata, per di più senza poter mangiare nulla e affamata. Le persone che operano nel parco l’hanno adottata e, per l’occasione, chiamata Sibilla per rendere omaggio ai Monti Sibillini stessi.

La storia
Il cucciolo di Lupa trovato al parco dei Monti Sibillini che i guardiani hanno chiamato Sibilla (Facebook-ascoli cityrumors.it)

 

Dopo averla presa in cura e tenendola sotto stretta osservazione, facendola mangiare e ridandole vigore e forza, i responsabili del Parco sono riusciti a recuperarla, ma più di tanto non potevano tenerla con loro, per il suo stesso bene. Si stava affezionando e poteva essere un problema anche perché é sempre un lupo e deve stare in cattività. Dopo aver capito che poteva andare e che poteva soprattutto essere indipendente con un po’ di dolore, ma al tempo stesso con gioia, i guardiani l’hanno preparata per il rilascio e l’addio. Che è stato effettuato con successo.

Era stata trovata a ottobre in condizioni disperate

L'emozione
Il momento in cui i guardiani hanno liberato la cucciola Sibilla (Parco Sibillini-Ascolicityrumors.it)

 

Una storia che ha fatto breccia in tante persone. Quando fu trovata e venne raccontata la storia, tanti si preoccuparono e nel giro di pocchissimo tempo diventò quasi un simbolo della Regione. Venne ritrovata a ottobre nei pressi di Norcia, aveva, bene o male, quattro mesi di età, una cucciola a tutti gli effetti, ma le sue condizioni erano disperate, anche a causa di una grave forma di rogna, che l’aveva completamente indebolita, tanto che venne trasferita all’Ospedale Veterinario Didattico dell’Università degli Studi di Perugia.

Una volta rimessasi in buona condizione e forma è stata accolta dall’associazione che si è occupata della sua degenza. Appena guarita del tutto poco prima di Natale era stata nuovamente trasferita al Centro di Recupero degli Animali Selvatici (CRAS) di Castelsantangelo sul Nera, anche perché si doveva attendere che il suo pelo ricrescesse folto e sicuro, anche per l’inverno. Dopo un periodo di osservazione e appena avuta la certezza che le sue condizioni fisiche fossero buone e vicine alla perfezione gli specialisti dell’associazione e del Centro di Recupero si sono preparati per il suo rilascio che, alla fine, è avvenuto senza alcun problema. Qualche lacrimuccia, ma alla fine tanta gioia per un animale che adesso potrà stare bene e vivere la sua vita senza problemi.

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