Una storia che sembra quasi tratta da una serie televisiva, ma in realtà è proprio così che è andata
Giornate piene e con emozioni che si alternano a vicenda. Sentimenti di felicità, ma anche di tristezza assurda. E il lavoro del paramedico, del pronto soccorso del 118, persone che sono in giro tutto il giorno e aiutano altre persone in difficoltà. Per i sanitari del 118 insomma, non è facile coordinarsi come le emozioni che possono passare da un momento di euforia perché salvi la vita a una persona a momenti di grandissimo sconforto perché non riesci a salvare o ad essere d’aiuto come vorresti.
Due uomini di 40 anni ciascuno sono stati aiutati, ma uno dei due, un ragazzo di Ascoli, alla fine non ce l’ha fatta nonostante ci siano stati tutti i tentativi di questo mondo per cercare di salvarlo, ma non è stato possibile perché è morto al pronto soccorso. C’è da dire che la persona in questione aveva diversi problemi di salute, è andato in difficoltà a causa di un malore e gli è costata la vita, con tutti gli operatori sanitari che sono rimasti lì dispiaciuti e amareggiati per quello che era successo.
Ma non tutto è perduto. Già perché poco dopo ecco che arriva la telefonata che cambia di nuovo tutto e bisogna affrettarsi per salvare una vita. Solo che questa volta bisogna essere più rapidi e anzi prima agire al telefono. Alla centrale arriva una telefonata di un uomo che si è accorto che la moglie non sta affatto bene ed è necessario intervenire subito. A quel punto la telefonata viene passata direttamente all’ambulanza che gestisce la situazione al telefono.
I sanitari hanno consigliato l’uomo di fare determinate cose che lui ha prontamente fatto alla moglie, guidato, e senza averlo mai fatto, ha effettuato delle manovre alla donna, talmente guidato bene che l’uomo è riuscito a stabilizzare la donna in modo tale che i soccorritori arrivassero in tempo per continuare la rianimazione con l’utilizzo del defibrillatore, per poi portarla subito in ospedale. Tutto è andato per il meglio e sembrava una scena di un film, col marito che non aveva mai fatto quel tipo d’intervento.