Le bordate del PD, Marcucci: “La Lega del Piceno getta la maschera a favore della sanità privata”

ASCOLI, “Ringraziamo la Lega Picena perché senza giri di parole ci fa capire quello che vuole la destra: privatizzare la sanità! Riusciranno così ad accedere ai servizi solo persone che potranno permettersi assicurazioni private, con esborsi di migliaia di euro. Una sanità con prestazioni possibili solo per i più abbienti”.
Sono le parole di Manuela Marcucci, Responsabile Sanità PD Piceno.
“Ecco spiegata la loro contrarietà al nuovo ospedale di eccellenza del Piceno. La loro contrarietà ed il loro immobilismo darà un risultato certo: la riduzione della qualità delle prestazioni pubbliche! Ma non ci stupisce: in Piemonte, regione guidata dalla Lega, hanno scelto di privatizzare il pronto soccorso ed alcuni reparti!
Noi del PD e del centrosinistra combattiamo fortemente questa idea perché convinti della necessità di una sanità pubblica e di eccellenza: pensiamo infatti che i cittadini siano tutti uguali dinanzi alla salute e che a tutti loro vada garantito un elevato livello di qualità del servizio pubblico.
Ed i numeri sono dalla nostra parte: le Marche sono una delle regioni con la più alta presenza di sanità pubblica nel sistema sanitario. Una scelta che funziona: nonostante le ridotte dimensioni geografiche siamo tra le prime 7 regioni italiane per qualità dell’assistenza sanitaria.
Siamo per questo convinti di un nuovo ospedale di eccellenza con il mantenimento dei due nosocomi esistenti: il Mazzoni ad Ascoli Piceno e Il Madonna del Soccorso a San Benedetto del Tronto sui quali si continua ad investire. Solo negli ultimi anni gli investimenti della Regione Marche hanno raggiunto cifre che si aggirano intorno 20 milioni di euro, e non è intenzione della Regione fermarsi.
Per rispondere ai cambiamenti sociali e di assistenza che stiamo vivendo, la sanità necessita di una riorganizzazione territoriale che parta dalle persone più deboli come gli anziani. Per garantire questo occorre però una nuova organizzazione dei servizi di prossimità ed essere in grado di dare risposte efficienti alle urgenze ed alle acuzie, che rispetto a 20 anni fa prevedono modalità di trattamento totalmente rivoluzionate.
Chi oggi ostacola il processo di cambiamento, si senta responsabile di voler negare un trattamento ed assistenza di eccellenza, e di scegliere di andare verso la privatizzazione della sanità.
La salute non accetta mediocrità e noi ci batteremo con forza per poter garantire una sanità pubblica e di eccellenza”, è la conclusione di Manuela Marcucci

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