Poteva trasformarsi in una tragedia la lite furibonda che si è scatenata a San Benedetto del Tronto. I carabinieri hanno effettuato un fermo
Doveva essere un chiarimento sulla proprietà della macchina, ma il tutto si è trasformato in una violenta lite. E ad avere la peggio questa volta non è la donna. Una 45enne di origine romena, infatti, ha aggredito in modo molto duro il suo ex compagno finendo in manette nella notte tra sabato e domenica.
Come riportato dall’Ansa, il tutto è avvenuto a San Benedetto del Tronto intorno alle 4. I due hanno iniziato a litigare in auto con l’uomo che è finito in ospedale a causa delle gravi lesioni subìte. Ma non è assolutamente finita qui: la donna lo ha aspettato sotto casa al ritorno dal nosocomio e lo ha cosparso di liquido infiammabile dandogli fuoco. Alla fine sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato la donna con le accuse di lesioni aggravate e minaccia. Nessun danno grave, invece, per la vittima.
Il tutto è nato intorno alle 4 di notte in macchina. La donna rivendicava la proprietà dell’auto. L’ex compagno ha provato ad opporsi, ma il no ha suscitato l’ira della 45enne romena. Ha iniziato a colpire l’uomo in modo molto duro al volto. Aggressione accompagnata da minacce come “entro oggi ti uccido” oppure “ti faccio saltare la macchina“. Ma non è assolutamente finita qui.
Una volta ritornato a casa dall’ospedale (prognosi di 7 giorni per una emorragia congiuntivale ndr), la vittima si è trovato la sua ex compagna sotto la propria abitazione. La 45enne questa volta ha gettato del liquido infiammabile addosso all’uomo, di nazionalità italiana, e provato a dargli fuoco. Immediato il trasporto in ospedale con ustioni di primo grado al campo e alle mani e una prognosi di 25 giorni.
L’incubo per l’uomo è finito una volta che la donna è stata arrestata. La vittima, infatti, ha denunciato la seconda aggressione e i carabinieri si sono presentati a casa della 45enne per portarla in caserma.
Le accuse nei suoi confronti sono quelle di lesioni aggravata e minaccia e nei prossimi giorni sarà ascoltata dal magistrato per la convalida dell’arresto e la decisione della misura cautelare nei suoi confronti in attesa del processo.