MACERATA- violenza sessuale su una giovane ricoverata nel reparto di Psichiatria

Macerata – si è chiuso il processo a carico di B.F. l’ex infermiere dell’ospedale di macerata accusato di violenza sessuale aggravata, falso in atto pubblico e peculato.

L’uomo avrebbe approfittato di una paziente ricoverata per psicosi cronica a compiere e subire atti sessuali.

L’accusa di falso in atto pubblico gli viene attribuita dopo aver affermato di aver somministrato alla paziente alle ore 21:00 due farmaci (effetti collaterali: sonnolenza, nausea e vomito ) invece che a 00:00 solo dopo la violenza sessuale. 

L’accusa di peculato nasce dopo il ritrovamento di farmaci, dell’ospedale, nei due suoi armadietti di cui si sarebbe appropriato per uso personale. Durante il dibattito è sorto che i trattava di farmaci scaduti e che non sono mai usciti dalla struttura. 

I fatti contestati risalgono al 2018 quando l’infermiere B.F. ,che allora aveva 46 anni, lavorava nell’ospedale del capoluogo

La condanna è stata inflitta per i primi due reati, violenza sessuale aggravata e falso in atto pubblico.

L’infermiere condannato a 7 anni di reclusione, dovrà pagare con l’Asur un anticipata corresponsione di denaro di 30.000 euro alla parte civile.

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