Una storia brutta e piena di situazioni davvero macabre che coinvolgono dei poveri animali che si fidavano di persone poco raccomandabili
Una storia brutta e piena di segni e cicatrici per dei poveri e indifesi animali. Una di quelle vicende che fanno arrabbiare e irrigidire, soprattutto le forze dell’ordine che hanno dovuto fare i conti con una situazione davvero deprecabile.
Nell’ambito di una operazione definita, non a caso, “Crudelia De Mon“, il reparto forestale dei carabinieri ha portato al fermo di tre persone che hanno patteggiato e allo stesso tempo sono state rinviate a giudizio. Una vicenda che parte da lontano, precisamente dal 2021 e nel momento che scoppiò creò molto rumore e allo stesso tempo anche tanta rabbia.
C’erano delle persone che avevano deciso di mettersi nel mercato della vendita di cani, di razze pregiate, ma dopo un po’ di tempo sempre queste persone decisero che bisognava rischiare e cercare di modificare gli stessi animali per renderli più appetibili, per quello che sembrava uno scenario inquietante e terrificante.
Già perché questi poveri animali subivano di tutto e di più, dall’amputazione di coda e orecchie, ma anche altro e tutto per cercare di renderli più belli per venderli in manera più semplice e veloce. C’erano delle persone che cercavano determinate cose e questi soggetti, tra cui anche una veterinaria, a cui è stata sospesa e bloccata la licenza, che si occupava degli interventi.
Una seri di orrori ingiustificabili, amputazioni vietate per legge ed eseguite tra il 2017 e il 2019. E per poterle eseguire, queste persone trovavano sempre tante scuse, cercando di far figurare piccoli incidenti e infortuni che naturalmente non esistevano. Tutto è stato trovato grazie a tante denunce che sono state fatte nei confronti di queste persone.
Una volta che i carabinieri hanno cominciato a indagare, sono state trovate tracce di traffico internazionale di cuccioliInizialmente erano state 40 le denunce per reati di maltrattamento animale, traffico internazionale di cuccioli, certificati veterinari falsi ed esercizio abusivo della professione.
Ben 52 le amputazioni illegali di orecchie e coda di cani contestate dai carabinieri forestali del Citesa che avevano indagato, coordinati dal pm Rosario Lioniello, su allevamenti di mezza Italia, anche in provincia di Ancona. .