Marche, la DIA confisca beni per un milione di euro a imprenditore marchigiano

Sono stati definitivamente confiscati una serie di beni mobili e immobili a un imprenditore marchigiano per un valore di un milione di euro.

La Direzione Investigativa Antimafia (DIA), ha confiscato in maniera definitiva da un imprenditore residente nella regione Marche marchigiano beni mobili e immobili, nonché una società, per un valore totale che ammonta a un milione di euro. Tra i beni tolti all’imprenditore, a cui è stata attribuita una specifica pericolosità sociale, figurano tre immobili residenziali e una autovettura fuoristrada di lusso.

Mafia, confiscati beni a imprenditore residente nelle Marche
Mafia, confiscati beni a imprenditore residente nelle Marche – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

Nel dettaglio, i beni confiscati erano già stati oggetto di un provvedimento di sequestro risalente allo scorso mese di dicembre 2022 ma è diventata operativa in maniera definitiva il 4 settembre 2023. Le indagini sono partite perché gli investigatori si erano insospettiti dopo aver notato una evidente sproporzione fra i redditi dichiarati e l’elevato tenore di vita dell’uomo.

L’uomo era sconosciuto al fisco ma disponeva di beni di lusso

L’imprenditore, in sostanza, era del tutto sconosciuto al fisco eppure aveva un tenore di vita molto elevato e disponeva di beni di alto valore che, secondo gli inquirenti, erano frutto delle sue attività illecite. La confisca ha interessato tre immobili residenziali e un fuoristrada mentre per quanto riguarda la società è scattata la procedura del congelamento dei beni come previsto dai regolamenti della Comunità Europea.

Mafia, confiscati beni a imprenditore marchigiano
Mafia, confiscati beni a imprenditore marchigiano – Foto Ansa -ascoli.cityrumors.it

Nel mirino sono finiti i rapporti finanziari con una società estera, individuati anche grazie a segnalazioni di operazioni sospette e alla verifica delle movimentazioni bancarie delle società dell’imprenditore.

L’attività della Dia consistente nella richiesta di misura di prevenzione patrimoniale all’A.G. di Ancona è stata attuata poiché lo stesso imprenditore era destinatario di sentenze definitive di condanna per rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e stupefacenti.

E perciò, volendo vederci chiaro, gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia hanno indagato verificando le sue attività seguendo il noto principio del follow the money.

L’attività di prevenzione ebbe luogo in seguito a dcomplessi accertamenti del Centro Operativo di Roma che, spiegano gli investigatori, consentirono di far emergere oltre alla specifica “pericolosità sociale” del proposto e l’esistenza di una evidente “sproporzione” tra i redditi dichiarati e l’elevato tenore di vita sostenuto.

L’imprenditore residente nelle Marche era stato condannato nel 2022 dalla Corte d’Appello di Perugia a 8 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per rapina aggravata e stupefacenti.

La misura è stata deliberata nei giorni scorsi dal Tribunale di Ancona, Sezione penale – Ufficio misure di prevenzione – e il personale della Direzione investigativa antimafia, in esecuzione della delega conferita dall’Autorità Giudiziaria di Ancona, ha proceduto alla registrazione presso le conservatorie immobiliari del provvedimento di confisca dei beni acquisiti illecitamente dall’imprenditore marchigiano.

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