La vicenda del Monte Piselli continua ad essere sotto la lente d’ingrandimento nelle Marche. E l’annuncio del sindaco Fioravanti sembra cambiare tutto
La chiusura del Monte Piselli è una sconfitta per l’intera provincia di Ascoli. Mentre nelle altre zone la stagione invernale continua ad andare a gonfie vele, nel Piceno ci sono diverse difficoltà e questo sicuramente non è una buona notizia. Uno stop che potrebbe avere una conseguenza importante dal punto di vista economico. Ora, comunque, l’obiettivo è quello di ripartire nel migliore dei modi e mettersi alle spalle un momento non facile.
E l’annuncio del sindaco Fioravanti fa ben sperare. Il primo cittadino di Ascoli, a margine di un evento, ha confermato che dal 18 dicembre si cambierà completamente passo per riportare il Monte Piselli ad essere assolutamente un punto di riferimento non solo della provincia, ma dell’intera regione. Non semplice considerato quanto perso in questi mesi. Ma la volontà è molto chiara e vedremo se si arriverà al traguardo.
Monte Piselli, cambia tutto: il piano di Fioravanti
Ricordiamo che lo stop a Monte Piselli era strettamente dovuto alla nuova seggiovia, poi non realizzata per questioni economiche. Un no che poteva portare l’impianto a ripartire, ma i gestori non hanno dato la propria disponibilità e da qui la chiusura per la stagione invernale.
L’obiettivo, comunque, resta quello di ripartire nel miglior tempo possibile e per farlo si è deciso, in accordo con la Regione, di mettere sul piatto una cifra intorno ai 12 milioni di euro. Con questi soldi si renderà fruibile il Monte Piselli e farlo diventare ancora una volta un punto di riferimento per la nostra regione. Non semplice per diversi motivi considerato anche il fatto che parliamo di un impianto fermo da un anno e che rischia di creare non pochi problemi.
Ma la volontà è chiara e c’è fiducia che con questa cifra si potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo e far ripartire un impianto sicuramente importante come quello di Monte Piselli. Lo stop di quest’anno deve obbligatoriamente diventare un ricordo per consentire all’economia di poter sfruttare una risorsa importante anche per il prossimo futuro.
