Morta dopo cena a causa di un’intossicazione da botulino. Vediamo insieme i sintomi e dove si trova questa sostanza.
Un’intossicazione da botulino non ha lasciato scampo ad una donna che è morta poco dopo aver consumato la cena. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Sembrerebbe essere stata un’intossicazione da tossina botulinica la causa del decesso di una giovane donna. La poverina aveva appena consumato una cena in una pizzeria in provincia di Avellino, ad Ariano Irpino per la precisione. Il principale “indiziato” sarebbe l’olio al peperoncino che la vittima avrebbe aggiunto sopra alla pizza.
La tossina botulinica quando viene ingerita può portare anche alla morte se non si riconoscono subito i sintomi. Il decesso solitamente avviene dopo due o tre giorni ma, in alcuni casi, può verificarsi dopo appena 6 ore o addirittura dopo due settimane. Ecco perché è fondamentale riconoscere subito i segnali di intossicazione da botulino per poter essere curati e salvarsi.
Siamo soliti associare il botulino alle punturine che molti fanno al viso per ottenere un effetto liftato. In realtà la tossina botulinica può essere presente in una grande varietà di cibi e, senza saperlo, possiamo ingerirla. Vediamo in quali alimenti si trova e come riconoscere i sintomi dell’intossicazione.
Partiamo subito con lo specificare che, se riconosciuta in tempo l’intossicazione da botulino può essere curata e ci si può salvare. Ecco perché la diagnosi precoce è determinante. Come capire se abbiamo mangiato qualcosa che conteneva la tossina botulinica? I principali sintomi a cui prestare attenzione sono:
Se dopo aver mangiato certi alimenti accusate uno o più di questi sintomi, non esitate e chiamate un’ambulanza. Se vi verrà somministrata subito la terapia, non c’è rischio di decesso. Ma quali sono i cibi che è meglio evitare? Le conserve e tutti i cibi in scatola, soprattutto i funghi. La tossina botulinica si annida negli alimenti conservati male come salse di pomodoro, marmellate, sughi in barattoli, olio, funghi e verdure sott’olio, carne e pesce in scatola.
Se siete soliti acquistare questo genere di cibi, quando aprite la confezione controllate sempre odore e consistenza: se sanno di rancido buttate via tutto. La tossina botulinica si uccide con il calore: pertanto se preparate le salse a casa, fate cuocere a lungo i pomodori e poi fate bollire i vasetti sigillati per sterilizzarli.
Se fate le marmellate usate sempre metà frutta e metà zucchero per una migliore conservazione. Se non volete usare lo zucchero allora usate del succo di limone: in ambiente acido la tossina botulinica non si sviluppa. Infine gli esperti dell’istituto Superiore della Sanità sconsigliano di fare a casa conserve che comportino l’utilizzo di carne o di pesce.